Acea Ato 5 , il mistero buffo dei bilanci fatti sparire dal sito internet


Da L’inchiesta Quotidiano del 24 giugno 2021 (vai)

Tutti i bilanci di Acea Ato 5 sono stati fatti sparire dal sito internet della società. Perché? Chi lo ha deciso? Sui conti della Spa che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Frosinone c’è sempre meno trasparenza e si accumulano sempre più dubbi e misteri. Grazie all’archivio internet (archive.org) è sempre possibile vedere come un sito internet era in passato. Siamo andati allora a verificare quali documenti contabili fossero disponibili sul sito di Acea Ato 5 fino a qualche settimana fa: ecco che nella sezione “Chi siamo” apparivano pubblicati e scaricabili tutti i bilanci. Se si prova ora a consultarli, non si trova trovate più nulla. Tutto fatto sparire. Con un colpo di bacchetta magica. Se fino allo scorso febbraio

si potevano consultare tutti i bilanci della Società, dal 2015 in poi, accedendo alla sezione “Chi siamo” del sito http://www.aceaato5.it, dallo scorso mese di aprile, tutti i documenti sono stati fatti sparire e sulla pagina internet in questione sono attualmente presenti solo due file: la relazione degli amministratori e la nota integrativa entrambe relative al bilancio 2020, questi stessi due documenti sono però incompleti: mancano infatti le relazioni del Collegio dei Sindaci e della società di Revisione Contabile. Nonostante siano parti integranti e sostanziali dell’atto contabile, tali relazioni – in passato sempre presenti – sono state “censurate”. Infatti, sia il Collegio che i Revisori avrebbero espresso più di qualche riserva sulla gestione della società che il nuovo vertice aziendale preferisce tener celate, per non sfigurare più di quanto stia già capitando con perdite, tariffe e disservizi. Ma perché far sparire anche tutti gli altri bilanci?

Una prima ipotesi è proprio legata alla mala figura che le riserve manifestate dagli organi di controllo e certificazione rischierebbero di far fare a chi, fresco di promozione e al primo incarico d’amministratore, è stato mandato da Roma per raddrizzare le sorti delle casse societarie prima che le tubature: se si fossero potuti ancora consultare i bilanci delle precedenti gestioni, ci si sarebbe resi conto che i giudizi di Sindaci e Revisori erano sempre stati resi pubblici, anche se contenenti richiami e censure; questa volta, invece, per tutti c’è stata la consegna del silenzio e il culto dell’oblio.

Una seconda ipotesi è legata all’inchiesta svolta dalla magistratura di Frosinone che ha affidato una serie di controlli e verifiche sui conti di Acea Ato 5 dal 2010 al 2017 alla Guardia di Finanza del Capoluogo. Le Fiamme gialle hanno riscontrato tutta una serie di possibili irregolarità e possibili reati connessi ai bilanci degli anni passati e all’inerzia dei controlli effettuati, tanto che la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per tutti gli ex amministratori della Spa, per gli ex Revisori ed ex Sindaci della stessa società e per gli ex responsabili della Segreteria tecnico operativa dell’Ato 5, ipotizzando reati che, a vario titolo, vanno dal falso in bilancio al peculato, passando per la frode nelle pubbliche forniture, l’impedimento delle gare ad evidenza pubblica, l’ostacolo alle funzioni di vigilanza e vari reati tributari. Secondo gli inquirenti Acea Ato 5 avrebbe così ottenuto tariffe più alte del dovuto e maggiori introiti. Ora sarà il Tribunale a stabilire come stanno effettivamente le cose.

Però è sintomo rilevatore di un’agitazione fuori luogo la scomparsa dai siti internet del gestore proprio di tutti i documenti e le relazioni (soprattutto quelle di controllo e certificazione) inerenti proprio il periodo oggetto del processo, alla ricerca di una verginità che a questo punto sembra bella che andata. Ad ogni modo, adesso le cose in Acea Ato 5 sembra funzionino così: giochi di prestigio per far diminuire le perdite idriche (che scendono miracolosamente del 10% ma solo con un trucco aritmetico) e documenti che scompaiono nel nulla con la sola imposizione di una mano, quasi che alla guida dell’ente ci fosse ora il Mago Oronzo: Aeee ‘eee!.

Per motivi ancora ignoti, si aggiunga che i bilanci successivi al 2017 (cioè ai conti chiusi al 31.12.2016) non sono disponibili in Camera di Commercio, nonostante la pubblicazione sulla banca dati camerale sia la forma prevista dalla normativa per l’assolvimento dell’onere di pubblicità dai conti.  

La domanda resta senza risposta: chi ha fatto sparire i vecchi documenti contabili dal sito internet e perché?

Cesidio Vano

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