Acea Ato 5 Frosinone, la Sto chiede conto delle perdite ridotte dalla società solo sulla carta


Da L’Inchiesta Quotidiano del 16 giugno 2021 (vai)

Sui bilanci d’esercizio e bilanci idrici Acea Ato 5 sta scherzando un po’ troppo e rischia di ritrovarsi a breve in forte difficoltà.
Se da una parte, sulle gestioni fino al 2017, ha messo mano anche la procura della repubblica di Frosinone con un’inchiesta che vede gli ex amministratori della società, i componenti del collegio dei sindaci e i revisori dell’epoca rinviati a giudizio per tutta una serie di reati che, a vario titolo, vanno dal falso in bilancio fino al peculato, dall’altra la società che gestisce il servizio idrico in Ciociaria sembra fino ad oggi poco propensa alla piena trasparenza.
Lo scorso 31 maggio, l’assemblea dei soci di Acea Ato 5 Spa – essenzialmente il delegato del socio di maggioranza (Acea Spa che possiede oltre il 98% delle azioni) – ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 con una perdita di circa 1,3 milioni di euro.

Come abbiamo già avuto modo di riferire, però, né il collegio sindacale (che ha l’obbligo di vigilanza sui conti della società) né la società esterna di revisione contabile (su cui grava l’obbligo di controllo contabile e di giudizio) hanno espresso pareri positivi.
Nelle loro relazioni, il collegio dei sindaci e l’organo di revisione avrebbero espresso i loro dubbi e spiegato le difficoltà incontrate nel certificare il bilancio 2020. Leggere quelle relazioni aiuterebbe a capire come stanno veramente le cose e quale sia il livello di salute della Spa che gestisce il servizio idrico in Ciociaria. Queste relazioni, però, non sono state finora pubblicate. Perché?
Il Cda, guidato dal presidente e ad Roberto Cocozza, ha dato l’okay alla pubblicazione sul sito internet dell’azienda di solo due documenti inerenti il bilancio 2020: la relazione degli amministratori e la nota integrativa la bilancio. Non c’è traccia negli atti resi finora pubblici delle due relazione degli organi di vigilanza che – a quanto è dato sapere – non hanno dato il loro benestare al documento contabile. Vogliamo sperare sia solo una dimenticanza…
In passato, almeno fino al 2018, le relazioni del collegio sindacale e della società di revisione erano sempre state pubblicate con il bilancio d’esercizio. Questa volta no. Come mai? Che c’è scritto in quelle carte? Attendiamo le dovute risposte che, se tanto ci da tanto, tra poco non saranno dovute solo alla curiosità di giornalisti e lettori, ma anche di qualche autorità superiore.
Nel frattempo abbiamo scoperto, che sulla pubblicazione dei bilanci di Acea Ato 5, esiste più di un problema. In base alla normativa, i bilanci della Spa oltre che sul sito aziendale dovrebbero essere pubblicati a stretto giro – come per ogni società italiana – anche presso la Camera di commercio di appartenenza (quella di Frosinone per capirci). Sono quelli i dati ufficiali, a cui si fa riferimento in caso di procedure concorsuali, ecc… Ebbene se provate a fare una visura su Acea Ato 5 e a chiedere i bilanci, scoprirete, come è capitato a noi, che l’ultimo bilancio disponibile è quello del 2017! Dopo quella data, sui server della Camera di Commercio non si trovano i relativi atti. Non perché, parrebbe, Acea Ato 5 non li abbia trasmessi ma perché – ci è stato informalmente spiegato – la Camera di Commercio, sembrerebbe, non riesce a pubblicare i relativi file. Comunque sia, senza voler gettare la croce su nessuno, sta di fatto che quattro anni di bilanci non sono accessibili.
Speriamo anche qui si faccia presto chiarezza. Come, chiarezza, deve necessariamente farsi ora anche sui criteri utilizzati dalla nuova gestione di Acea Ato 5, a guida del plenipotenziario Roberto Cocozza, in merito alla drastica riduzione delle perdite idriche certificata dallo stesso bilancio 2020, che vede un recupero di oltre il 10% dell’indicatore M1b dal 76,2% del 2019 al 68,4 ora propagandato.
Su questa vicenda, di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi, documentando come, in realtà, il taglio delle perdite sia solo “nominale”, dovuto cioè allo spostamento di alcuni volumi idrici da una parte ad un’altra del conteggio effettuato, ha chiesto spiegazioni al gestore anche la Segreteria tecnico operativa dell’Ato 5 (il primo livello di vigilanza sull’attività del gestore), che deve essere rimasta tanto perplessa, quanto noi, davanti al gioco di prestigio fatto con i numeri piuttosto che con le riparazioni.
L’illuminata gestione di Acea Ato 5 potrebbe a questo punto rompere il silenzio in cui si è cacciata da mesi e iniziare a dare chiarimenti sul proprio operato, sia in merito al contenuto di quelle due relazioni che – questa volta – ha preferito stranamente non pubblicare, sia in merito alla ‘riduzione’ delle perdite e magari anche al fatto se tale dichiarata riduzione abbia comportato benefici economici in termini di vantaggi riconosciuti (o pretesi) per la migliorata qualità tecnica del servizio. Acea, se ci sei batti un colpo.
Cesidio Vano

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