Forti critiche e accuse. Anche il socio di minoranza boccia il bilancio di Acea Ato 5


Da L’Inchiesta Quotidiano del 28 luglio 2021 (vai)

E’ disarmante che nessuno degli amministratori e dei componenti del collegio sindacale si sia accorto che gli schemi di bilancio (e speriamo solo gli schemi) presentassero degli errori: ciò denota superficialità ed approssimazione”.
E’ più che negativo il giudizio espresso sul bilancio di Acea Ato 5 da socio di minoranza Giancarlo Panetta, ex sindaco di Villa Latina e rappresentante della Ispa srl società che ha lo 0,52% delle azioni dell’Azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Frosinone.

Non ci sono solo i dubbi messi nero su bianco dai revisori legali e contabili della società idrica a pesare sull’approvazione del bilancio 2020 di Acea Ato 5 ma anche le parole pronunciate dal socio di minoranza durante l’assemblea che ha varato il documento contabile.
Come abbiamo avuto modo già di segnalare, i revisori hanno dichiarato di non poter esprimere il loro giudizio sul bilancio, formulando molte riserve sul requisito della continuità aziendale, vista la bocciatura da parte dei Sindaci degli aumenti tariffari richiesti da Acea. A queste perplessità si aggiungono ora le gravi accuse formulate dal socio di minoranza durante la seduta e riportate nel verbale d’assemblea, reso pubblico dalla Camera di Commercio di Frosinone.

La compagine societaria di Acea Ato 5 è composta da Acea Spa (98,45% del capitale sociale), Frama srl (1,03%, società di riferimento dell’ex sindaco di Atina, Silvio Mancini) e, appunto, Ispa srl 0,52%, società di Giancarlo Panetta che si occupa di analisi cliniche e ambientali). Le partecipazioni dei due soci di minoranza erano più consistenti in passato, poi la necessità di ricapitalizzare la società, in seguito a perdite di bilancio, ha ridotto il loro peso azionario.

L’assemblea per l’approvazione del bilancio era stata convocata per lo scorso 27 maggio, ma proprio a seguito dei rilievi fatti dal socio Ispa Srl sulla correttezza di alcune cifre riportate nel documento è stata rinviata al successivo 31 maggio per consentire le necessarie correzioni.

In quest’ultima occasione, Panetta ha dato lettura di una comunicazione inviata due giorni prima a tutti i soci e agli amministratori: “Si ritiene che il semplice rinvio dell’assemblea non sia sufficiente in quanto si sarebbe dovuto correggere il progetto di bilancio 2020 e riconsegnarlo ai soci in tempo utile e non a poche ore prima della discussione in assemblea, onde consentire la verifica e la consultazione dei dati in esso riportati. Resta comunque alquanto disarmante che nessuno degli amministratori e dei componenti del collegio sindacale si sia accorto che gli schemi di bilancio (e speriamo solo gli schemi) presentassero degli errori: ciò denota superficialità ed approssimazione”. Poi ha aggiunto: “E’ il terzo anno consecutivo che la società chiude con una perdita d’esercizio: -18,5 milioni nel 2018; – 9,2 milioni nel 2019 e – 1,3 milioni nel 2020 mentre i costi per i servizi hanno subito un forte aumento passando da 36 milioni nel 2018 a oltre 41 milioni nel 2020. In sostanza negli ultimi tre esercizi questi costi sono cresciuti di oltre il 13%!”. Al riguardo, il socio ha ricordato di aver “più volte rappresentato sia agli amministratori che al collegio sindacale, che la gestione della società non risulta improntata a criteri di economicità”. In particolare ricorda di aver denunciato con una mail rimasta senza alcun riscontro “la gestione antieconomica in relazione ai servizi di monitoraggio delle acque reflue e potabili affidate alla società ACEA ELABORI spa, società del Gruppo ACEA, in violazione anche dell’art. 3 della Convenzione per la gestione del Servizio Idrico Integrato ATO5 Lazio Meridionale che impone al Gestore di avvalersi di aziende operanti nel territorio” e di aver per tanto invitato il Collegio Sindacale alle dovute riflessioni anche in ordine agli altri servizi affidati a terzi.

Affermazioni gravi quelle di Panetta, anche in considerazione del fatto che l’affidamento di servizi da parte di Acea Ato 5, senza alcuna gara pubblica, direttamente a società del gruppo Acea è uno dei comportamenti che la Procura della repubblica di Frosinone ritiene illegittimi tanto da aver chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio proprio per tale attività degli ex vertici aziendali con l’accusa, tra le altre, di impedimento delle gare ad evidenza pubblica. Un comportamento che però anche l’attuale Cda, fin dalla seduta di insediamento, ha puntualmente reiterato ritenendolo al contrario perfettamente legittimo.

Proseguendo il suo intervento, il socio di minoranza ha rilevato poi anche come: “Una gestione non improntata a criteri di economicità da parte del Consiglio di amministrazione, è ancora più grave atteso che la società ha chiuso gli ultimi tre esercizi con risultati economici negativi. Oggi il Consiglio di amministrazione ci presenta un bilancio 2020, privo del parere favorevole della società incaricata della revisione contabile e del parere favorevole del Collegio Sindacale, in quanto non sarebbe garantita la continuità aziendale atteso che in data 10/03/2021 la Conferenza dei Sindaci dell’ATO5 ha approvato la predisposizione tariffaria per il nuovo periodo 2020-2023 in maniera insufficiente alla copertura dei costi, di fatto disconoscendo parte dei costi operativi sostenuti dal Gestore: probabilmente ritenendo gli stessi eccessivi dal soggetto regolatorio” e in conclusione ha invitato “vivamente, il CDA di rivedere le scelte effettuate fino ad oggi che hanno portato a risultati negativi dovuti a costi di servizi non concorrenziali e antieconomici, frutto di decisioni non razionali ma di opportunità, tali da determinare una situazione di depauperante del patrimonio della società”.
Panetta invita gli amministratori a “scegliere offerte di fornitura e servizi che siano economicamente più vantaggiose, controvertendo le attuale scelte” certo che un comportamento più oculato della gestione dei costi operativi porterà: al superamento delle criticità operativa; garantirà la continuità economico — aziendale; un rilancio dell’immagine della società, praticando tariffe socialmente sostenibile ed in linea con i gestori SII di territori limitrofi.
Per tutto quanto detto il rappresentante del socio I.S.P.A. srl ha poi espresso voto contrario al progetto di Bilancio 2020.
Tutte le critiche fatte da Panetta ricevono una sola risposta da parte dell’Amministratore delegato Roberto Cocozza che, glissando sul più, si limita a precisare a verbale che “le modifiche apportate al progetto di bilancio 2020 rispetto alla versione presentata nel corso della seduta precedente, trattandosi di modifiche di natura formale, sono completamente ricomprese nella delega al presidente dal Cda in sede di approvazione del progetto stesso”.

Cesidio Vano

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