Da La Provincia Quotidiano del 20 dicembre 2016
di Cesidio Vano
Sindaci e consiglieri comunali sono ufficialmente in campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale che, dopo la riforma Delrio, ha durata biennale.
I termini per la presentazione delle liste sono scaduti ieri a mezzogiorno. Quattro le compagini che scendono in campo: ‘Frosinone Popolare’ che fa riferimento all’Ncd-Udc; ‘Insieme si vince’ che nasce dall’alleanza Forza Italia – Fratelli d’Italia – Noi con Salvini; ‘A difesa del territorio’ che vede in campo candidati socialisti, di Sinistra Italiana e civici; ‘Partito democratico’.
Ogni lista è formata da 12 candidati, tanti quanti sono i consiglieri provinciali da eleggere.
Si voterà, come noto, domenica 8 gennaio e al voto andranno solo i consiglieri provinciali e i sindaci (in tutto 1.070 elettori).
Tutti gli attuali consiglieri provinciali uscenti (ad eccezione di Alessandro D’Ambrosio del Pd) tentano la riconferma.
Non è più candidabile Vittorio Di Carlo (Forza Italia) poiché non è più amministratore comunale e nel 2014 era stato eletto grazie alla norma transitoria che consentiva, sono in prima fase di applicazione della Delrio, ai consiglieri provinciali uscenti di candidarsi.
Alcune delle liste presentate, inoltre, sembrano fatte appositamente per garantire al rielezione di alcuni degli uscenti.
Va segnalata, ancora, la candidatura di Massimiliano Magnanelli (Ncd) e consigliere provinciale uscente, con la lista del Pd. Circostanza che richiama alla memoria le polemiche scoppiate dopo il voto delle ultime comunali proprio a Cassino, dove Mignanelli è consigliere, e che videro nel mirino il presidente della Provincia Antonio Pompeo e il senatore Francesco Scalia ritenuti responsabili della disfatta del centrosinistra nella Città martire poiché non avevano voluto ritirare la delega provinciale alla Formazione che Pompeo ha conferito a Mignanelli (già direttore generale dell’Agenzia di Formazione) lasciando così al consigliere provinciale – era l’accusa di una parte del Pd – uno strumento di propaganda elettorale che ha penalizzanto il partito.
Si voterà nella sola giornata dell’8 gennaio, dalle 8 alle 20, presso il Palazzo della Provincia di Frosinone.
Il procedimento previsto dalla legge Delrio è quello del voto ponderato, calcolato cioè in base alla dimensione demografica dei comuni.
Sindaci e consiglieri voteranno utilizzando una scheda di colore diverso in base alla grandezza demografica del Comune rappresentati
Dai 30.001 ai 100.000 abitanti l’indice di ponderazione è 305. Quindi il voto del sindaco o di un consigliere comunale di Frosinone e Cassino varrà 305 voti ponderati.
A scalare, nei Comuni da 10.001 a 30.000 abitanti l’indice è di 264. Da 5.001 a 10.000 è di 122. Da 3.001 a 5.000 indice di 81 ed infine da 1 a 3.000 abitanti indice di ponderazione fissato a 33.
Dopo la riforma del 2014, l’elezione del Consiglio provinciale è completamente scollegata da quella del presidente della Provincia (che ha assorbito anche i poteri dell’abolita giunta e che, a differenza dell’assise, dura in carica 4 anni). Non esiste più, inoltre, alcun un rapporto di fiducia tra presidente e consiglio.