Da La Provincia Quotidiano del 19 dicembre 2016
di Cesidio Vano
Una super consulenza da 22.000 euro per far pagare a tutti la tassa provinciale sui passi carrabili. L’ha affidata la Provincia di Frosinone ad una società di Alatri, la Net Solutions Srl, che sta aggiornando e potenziando la banca dati degli accessi da tassare, realizzando un apposito software. Un lavoro molto lungo e articolato, già in atto da diversi mesi, giunto di recente al secondo step. Il tutto per una spesa di 21.960 euro, di cui si è pagata di recente la seconda rata di 6.100 euro.
Le polemiche sulla scelta della Provincia di di reintrodurre il Cosap (ovvero il Canone occupazione suolo pubblico) sugli accessi delle proprietà private alle strade provinciali non si sono ancora placate.
Il balzello, come si ricorderà, era stato sospeso nel 2010 e poi, di fatto, completamente esentato per le abitazioni civili e i fondi agricoli, con il nuovo regolamento del 2011 voluto dall’allora presidente della provincia Antonello Iannarilli. Nel 2013, però, il commissario straordinario Giuseppe Patrizi (lasciato alla guida dell’ente di piazza Gramsci, quale vicepresidente, dallo stesso Iannarilli che per candidarsi alla Regione si era fatto dichiarare incompatibile poiché all’epoca anche deputato) aveva deciso, per far quadrare i conti, di annullare tutte le esenzioni previste da Iannarilli e reinserire in bilancio il gettito di oltre un milione di euro che viene generato dal Cosap. Patrizi, però, per non farsi accusare di aver tassato i cittadini, una volta reintrodotto il canone, ne sospese la riscossione fino a tutto il 2017.
Quando poi alla guida della Provincia è arrivato, con la riforma Delrio, Antonio Pompeo, il neo presidente si è trovato con gli uffici finanziari dell’ente che segnalavano il rischio di danno erariale, per l’anno 2010 (per il quale il Cosap era stata solo sospeso e non esentato), poiché se il balzello non fosse stato richiesto entro il quinquennio sarebbe finito prescritto.
La Provincia ha così ripreso la tassazione ma si è anche attivata per far sì che nessuno sfuggisse più al pagamento, dando incarico a una ditta esperta di gestione dati di preparare un software ‘tassa passi carrabili’.