Da La Provincia Quotidiano del 19 maggio 2016
di Cesidio Vano
La Lancia Thesis no. Non andava proprio più. E’ vero è l’ammiraglia del parco auto della Provincia, ma ha macinato troppi chilometri, ha la sua età e poi ha scorrazzato in lungo è in largo, sia l’ex presidente Antonello Iannarilli, il quale aveva avuto l’ardire di comprarla in tempi ancora di vacche grasse per la Provincia, che il successore e poi commissario straordinario Giuseppe Patrizi, che in auto si faceva andare a prendere proprio a Ferentino e lo vedevano tutti. La stessa auto di Peppe proprio no. E poi, quello, in autoblu ci andava anche dal calzolaio. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo è un amministratore giovane e sprint, ed allora ha accantonato l’aristocratica Thesis ed ha scelto la fiammante Alfa Giulietta 1.600 JTDM che era stata presa a noleggio sul finire del 2015 per l’autoparco provinciale ed era destinata alle retrovie, ai vice, ai consiglieri con delega. E’ diventata, invece, la sua auto di rappresentanza. Scattante, giovanile: “Ti diverte senza strafare” giurano quelli di alvolante.it nel loro ‘test drive’. Nella scuderia della Provincia, la Giulietta era giunta in sostituzione di una delle Lancia Delta in dotazione all’apparato amministrativo, rigorosamente prese a noleggio per tre anni dalle ditte che hanno vinto la gara con Consip, cioè la centrale di acquisti del Ministero. Nel 2010 – vi raccontiamo la storia – la Provincia guidata da Antonello Iannarilli richiese tramite Consip quattro Lancia Delta 1.9 MJT Twinturbo DPF Oro, per assessori, consiglieri e alti dirigenti (il presidente aveva già la Thesis). Poco dopo però il ministro Brunetta avrebbe stabilito che alla pubblica amministrazione sono vietate le auto di rappresentanza superiori a 1.6 cm cubi di cilindrata, ma ormai la frittata era fatta: quasi 200 mila euro impegnati per pagare la fornitura fino al 2013. Poi arrivò il Governo Monti, che alle pubbliche amministrazioni impose di tagliare del 50% le spese per le autoblu. In Provincia, Iannarilli aveva lasciato il vice Patrizi, che divenne commissario e che ridusse a due le Lancia Delta ma prorogando il contratto di noleggio, che poi è stato ulteriormente prorogato fino ai giorni nostri; inoltre Patrizi fece pure un regolamento ad hoc sull’uso delle vetture di rappresentanza: tutti dovevano motivare le richieste di utilizzo ed essere autorizzati all’uso, tranne lui che poteva avvalersi della Lancia Thesis come meglio gli aggradava. E così fu. Ad ottobre 2015, però, una delle due Lancia Delta risulta talmente mal ridotta che viene resa. Al suo posto arriva la Giulietta (circa 500 euro al mese, iva compresa di noleggio) che fa subito innamorare il presidente Pompeo, in carica giusto da un anno. Un bel regalo che gli fece dire addio alla Thesis. Ma nelle grandi città, certe storie di provincia non le capiscono, ed è accaduto allora che il Comune di Roma ha rifiutato l’emissione del permesso per la Ztl alla nuova vettura del presidente Pompeo. Non c’è stato nulla da fare: la Provincia di Frosinone – hanno detto da Roma Capitale – ha già un’autorizzazione per la Thesis: chi deve entrare al centro dell’Urbe usi quella. Ma manco per cavolo – debbono aver pensato a Palazzo Iacobucci – piuttosto cambiamo il permesso. E così gli uffici di piazza Gramsci hanno avviato la pratica per volturare l’autorizzazione Ztl intestata all’ammiraglia, che fu di Iannarilli e Patrizi, alla Giulietta di Pompeo, libera ora di rullare il motore anche nella Città eterna.