Da La Provincia Quotidiano del 16 maggio 2016
di Cesidio Vano
«Questi sono impazziti tutti. Pompeo per primo». Mario Antonellis, portavoce del coordinamento Acqua pubblica di Frosinone stenta a credere alle dichiarazioni del presidente dell’Ato5, Antonio Pompeo, che al blog alessioporcu.it, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il maxi conguaglio da 75 milioni a vantaggio di Acea, ha detto sostanzialmente che deve essere abbandonata la via della contrapposizione con il gestore; ha ribadito che i sindaci non hanno interesse a fare la guerra ad Acea ma, al di là di ogni populismo, hanno interesse solo a far funzionare il servizio e che, per questo, è il momento di sedersi tutti a torno ad un tavolo per confrontarsi ed accordarsi.
«Ma come?! – sbotta Antonellis – Questi, per quanto maldestramente, hanno appena votato l’avvio della risoluzione del contratto, hanno detto al gestore idrico che è gravemente inadempiente e che per quello stanno per madarlo via; hanno detto che ci sono 14 milioni di euro di sanzioni da applicare e se ne escono che ora è tempo di trattare, di mettersi d’accordo? Ma stanno bene?».
Ai cittadini – aggiunge Antonellis – io dico: “Sveglia!”. Ma possiamo davvero tollerare che il presidente Pompeo vada a trattare la resa con Acea, proprio nel momento in cui, almeno a chiacchiere, è stata messa in mora e attivata la procedura di risoluzione contrattuale?
Possiamo tollerare che il presidente Pompeo vada a trattare la resa con Acea nonostante le vessazioni indicibili propinate al popolo ciociario, in cambio di disservizi di ogni genere, danni inenarrabili etc. etc?
Possiamo tollerare che il presidente Pompeo vada a trattare la resa con Acea quando addirittura essa promuove un ricorso al Tar con la pretesa che gli venga riconosciuto un danno d’immagine di 10milioni di euro?
Possiamo tollerare che il presidente Pompeo vada a trattare la resa con Acea, non rendendosi conto che è in atto un “attacco alla democrazia” quando nel suddetto ricorso al Tar l’Acea osa calpestare la sovranità popolare, pretendendo l’annullamento di tutte le delibere comunali che hanno sancito la necessità della risoluzione contrattuale?»
E sulla pagina web del gruppo Acqua pubblica Frosinone, lo stesso Antonellis definisce quelle di Pompeo: «Parole al vento di uno che non rappresenta i cittadini, che ha osato, caso unico, accoglierli al palazzo della Provincia con le forze dell’ordine in assetto da guerra e che ha dimostrato abbondantemente che non è in grado neanche di condurre una assemblea, figuriamoci! Abusivo lui e la sto. Le sue dichiarazioni dovrebbero far indignare tutti i sindaci di buona volontà oltre che l’intero popolo ciociaro e dimostrano che la messa in mora di Acea era tutta una finta».
«Noi siamo per la tolleranza zero! – ribadisce Antonellis – Noi siamo contro Pompeo, noi siamo contro la Sto, noi siamo contro i sindaci ignavi che non vorranno schierarsi a nostro fianco; noi pretenderemo che gli oneri connessi alle malefatte dell’apparato dell’Ato vengano addebitate ai diretti responsabili; noi non rimarremo inermi di fronte a chi vuole condurci alla disfatta».