Da La Provincia Quotidiano del 18 novembre 2015
di Cesidio Vano
La Provincia di Frosinone investe quasi 150.000 euro in sicurezza stradale. Non si tratta però di asfalto – di cui le arterie della Ciociaria hanno infinito bisogno – ma di corsi di formazione e aggiornamento per studenti, insegnanti e propri dipendenti.
Si tratta del progetto “Rafforzamento e miglioramento dell’efficacia dell’azione di informazione e delle campagne di sensibilizzazione al valore della sicurezza stradale” che è stato assegnato, dopo una procedura ristretta, svoltasi nel settembre 2015 al Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica della “Sapienza Università di Roma” per l’importo di 144.964,59 euro oltre Iva, grazie al ribasso del 2% offerto sul prezzo del servizio posto a base di gara.
Il progetto, sicuramente utile e meritorio, prevede la realizzazione dei seguenti corsi: educazione stradale rivolta ai giovani (3 corsi); educazione stradale sull’uso ed abuso di alcool e stimolanti rivolto ai giovani studenti (3 corsi); devianze giovanili ed educazione stradale rivolta agli insegnanti (corsi da svolgere); formazione sulla sicurezza stradale rivolta ai tecnici ed al personale della Polizia Provinciale.
Il servizio sarà reso entro 180 giorni da quello successivo alla firma del contratto.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio ed in parte dalla stessa Provincia con propri fondi.
Con 150.000 euro spesi, i ragazzi, i professori e i tecnici della provincia accresceranno sicuramente le loro nozioni su come guidare più sicuri, senza abusare di sostanze alcoliche o stupefacenti. Si ritroveranno però a farlo su strade provinciali che già mettono alla prova anche il più estremista degli astemi, piene come sono di buche, avvallamenti, irregolarità e costrette ad ‘astinenza’ forzata da asfalto ormai da anni.
Non resta da sperare che presto si recuperino fondi anche per risistemare le arterie viarie della provincia, alcune delle quali sono davvero malconce a partire dalle cosiddette “Strade a scorrimento veloce” (sic!) che di veloce non hanno più nulla se si pensa che, l’unica misura adottata negli ultimi anni, a fronte dell’accertata pericolosità del fondo stradale, è stata esclusivamente quella di limitare a 50 km/orari la velocità massima consentita.
Chi ha responsabilità, in questo modo, pensa di essersi messo a riparo. L’automobilista che pigia sull’acceleratore, se gli va bene, farà i conti solo con il meccanico per le sospensioni.
Se gli va male…