Da La Provincia Quotidiano del 14 novembre 2015
di Cesidio Vano
L’Ato5 ricorre ad una consulenza legale per valutare se la polizza fideiussoria, che Acea Ato5 ha deciso di ricostituire a garanzia delle prestazioni previste dalla Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato, sia idonea oppure no. Come si ricorderà, nel giugno 2011, l’allora presidente della Provincia, Antonello Iannarilli, portò all’incasso la polizza fideiussoria che Acea Ato5 spa aveva presentato al momento dell’aggiudicazione dell’appalto per il servizio idrico in Ciociaria in base alle norme contrattuali. La polizza da 2,8 milioni di euro doveva garantire – secondo la convenzione – le prestazioni che Acea si era assunta con il contratto. Nel 2011, Iannarilli, dopo aver contestato al gestore di non aver più versato i canoni concessori dovuti ai comuni tramite l’Ambito territoriale ottimale per le opere di acquedotto, fognarie e depurative passate alla gestione unica, per un importo di oltre 21 milioni di euro, procedeva ad incamerare i 2,8 milioni dati in garanzia ritenendo Acea inadempiente, nonostante quest’ultima avesse più volte ribadito che i mancati pagamenti erano conseguenza diretta della mancata statuizione, da parte dei sindaci, delle tariffe idriche da applicare. Alla fine, nonostante i ricorsi al tribunale civile, la spuntò Iannarilli e la polizza fu incassata dall’Ambito territoriale. Da allora, la garanzia non è stata più ricostituita (per evitare che l’Ato passasse di nuovo all’incasso) e senza nessuna conseguenza per Acea – anche se la fideiussione è espressamente prevista dal contratto – poiché la convenzione non prevede alcuna sanzione in caso di mancato reintegro.
Nei mesi scorsi, ad ogni modo – dopo aver incassato dalle bollette, con il bene placido dei sindaci, quasi metà dei 75 milioni riconosciuti al gestore come maggiori costi e risarcimento per gli anni dal 2006 al 2011, quando non sono state fissate le tariffe definitive – Acea ha cambiato idea ed ha inviato all’Ato5 una bozza di polizza fideiussoria da fornire per rimettersi in regola con la convenzione.
E’ stato a questo punto che l’Ato5 ha deciso di chiedere all’avvocato Fabrizio Zoli una consulenza legale sul testo della polizza proposta da Acea. Il contratto non avrebbe nulla di particolare ma parrebbe che i funzionari dell’Ato5 prima di dare il via libera alla polizza vogliano avere assicurazioni da un legale. Per la consulenza è stata impegnata la cifra di 1.800 euro oltre Iva e Cpa e spese.