Da La Provincia Quotidiano del 30 gennaio 2011
«Solidarietà e fratellanza a 150 anni dall’unità d’Italia: le speranze del terzo millennio». E’ stato questo il titolo ed anche il tema del convegno che si è tenuto ieri mattina presso la Villa comunale di Frosinone e che ha visto, moderati da Narciso Mostarda, gli interventi di Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte costituzionale; Luigi Prunetti, gran maestro della Gran loggia d’Italia; Dario Antiseri, filosofo; Calogero Mannino, deputato ed Alfredo Pallone, europarlamentare.
E’ stata una preziosa occasione per ragionare e sentir ragionare di unità d’Italia, di storia italiana e di prospettive per il futuro da diverse angolature: con la visione del politico, del filosofo, dell’uomo di diritto. Si è parlato dei 150 anni dell’unità nazionale ma è stato un punto di partenza, a volte anche un punto di arrivo, spesso l’occasione per tratteggiare gli anni più recenti così come quelli più lontani che hanno portato la nostra nazione e la nostra politica ad assumere le forme attuali. Si è parlato – lo ha fatto il professor Prunetti – della necessità di porre nuovamente al centro dell’attenzione l’uomo e la sua umanità anche in contrasto e per contrastare la crisi economica dettata dalla bolla speculativa. Si è detto della necessità di ritrovare un’unità di lettura della Carta costituzionale – lo fa detto il presidente Baldassarre – per consentire al Paese di effettuare le riforme di cui ha necessità. Si è discusso di un Paese che vive in un momento di assenza del diritto – lo ha sottolineato l’onorevole Pallone ricordando la strategia proposta da Antonio Gramsci nei Quaderni – con corpi istituzionali e forze sociali e culturali in perenne conflitto tra loro. L’onorevole Mannino ha ricordato la più recente storia d’Italia ma anche quella delle sue origini di stato unitario toccando i temi del pensiero cattolico ed il contributo dato all’idea unitaria. Tema che è stato ripreso con approfondita riflessione dall’intervento del filosofo Antiseri che ha voluto ripercorrere, anche con lettura di alcuni brani, proprio il peso e il ruolo che il cattolicesimo ha avuto nelle vicende italiane, così come in Europa. Gli interventi, spesso a braccio e molto gustosi, hanno spaziato dalle tappe storiche che hanno portato all’unità nazionale alle più recenti vicende politiche italiane, strappando più di un applauso dal pubblico che, numeroso ed attento, ha riempito oltre la capienza a sedere, la sala della Villa comunale che ha ospitato l’evento. I vari interventi, altresì, sono stati introdotti e moderati dal dottor Mostrada che ha tentato di volta in volta, ben riuscendoci, di trarre le fila delle cose dette per servire al successivo oratore ed al pubblico in sala un concentrato di tematiche che hanno consentito di fissare un punto fermo nell’analisi, ma anche di ripartire con il confronto e la discussione.