Acqua: né risoluzione, né nuova tariffa


Da La Provincia Quotidiano del 25 gennaio 2011

Non si è deciso di avviare la risoluzione del contratto con Acea Ato5; non si è deciso di contestare le inadempienze al gestore e non si è decisa la tariffa idrica da applicare. Sostanzialmente è stato un rinvio ad una prossima riunione dopo che il presidente dell’Ato 5, Antonello Iannarilli, avrà fornito ulteriori pareri tecnico-legali sulle iniziative da intraprendere. Sostanzialmente è passata la linea dettata dal Pd e ben illustrata dai sindaci di Sora, Cesidio Casinelli, e di Monte S. Giovanni Campano, Antonio Cinelli.
Ieri pomeriggio, si è tenuta preso la sede dell’amministrazione provinciale l’Assemblea dei Sindaci dell’Ato5 convocata per decidere in merito ai rapporti con il gestore del servizio idrico, l’Acea Ato5 Spa. All’ordine del giorno, la proposta del presidente Iannarilli di avviare la risoluzione del contratto di gestione per inadempienza da parte di Acea. Inadempienza che Iannarilli ha argomentato con la lunga, dettagliata e discussa relazione già illustrata ai sindaci lo scorso 10 gennaio. Relazione che però non ha convinto, nonostante il rinvio di una quindicina di giorni, i sindaci del Pd che al presidente avevano chiesto e ieri hanno nuovamente richiesto, pareri tecnici e legali sul suo documento che ne certificassero le cifre, la correttezza e la convenienza delle azioni indicate da intraprendere (risoluzione contrattuale, escussione delle garanzie, annullamento della transazione del 2007 e nuovo piano d’ambito). Sul punto sono stati categorici i sindaci Cinelli e Casinelli che hanno fatto capire, anche convincentemente, che senza quei pareri e senza quelle pezze d’appoggio che un domani potessero attenuare le responsabilità dei primi cittadini davanti ad azioni di rivalsa del gestore, loro (i sindaci del Pd) quella delibera non l’avrebbero votata. Una posizione netta ma anche decisiva, visto che il numero legale dell’Assemblea era dato solo dalla presenza dei rappresentanti Pd. O si scendeva ad intese con il centrosinistra o non si sarebbe votato alcun atto. Iannarilli ha trattato. Del resto, discutere la proposta del Pd, era anche l’occasione per il presidente di svincolarsi dalla posizione in cui si è trovato dopo che il suo stesso partito, il Pdl, ha preso posizione contro l’apertura di un contenzioso con Acea Ato5 che potrebbe alla fine rivelarsi – temono i vertici del centrodestra – più dannoso per i cittadini che non trovare una mediazione con il gestore. Dunque, al voto è arrivata la proposta che i sindaci del Pd e Iannarilli hanno concordato nelle segrete stanze, mentre in sala andava avanti il confronto, a volte anche duro, tra sindaci pro e sindaci contro la risoluzione contrattuale. Alla fine, la delibera, messa ai voti e passata con l’unanimità dei presenti (59 sindaci rappresentanti il 70% della popolazione servita), prevede quello che il Pd sta chiedendo a Iannarilli da settimane: suffragare le proprie proposte di deliberazione con pareri di tecnici e di avvocati che spieghino, argomentino e valutino vantaggi e conseguenze delle azioni che si vogliono mettere in atto contro il gestore.
In particolare, la delibera approvata dà mandato al presidente di acquisire: pareri tecnici da professionisti al fine di stabilire la tariffa reale media per l’anno 2011 (quello in corso, quindi non si decide nulla per il 2010 per cui c’è una tariffa provvisoria contestata da Acea e sconsigliata dalla Conviri); dà mandato per incaricare professionisti che provvedano alla revisione del piano d’ambito. Dà, ancora, mandato al presidente di acquisire pareri tecnico-legali: sulla possibilità di escutere le garanzie fornite da Acea a fronte dei mancati pagamenti di questa per i canoni concessori dovuti ai comuni; sulla possibilità di intraprendere azioni giudiziarie volte al recupero delle somme non coperte dalle fideiussioni di Acea ma presuntivamente dovute per i danni da questa subiti o subendi; sulla possibilità di avviare il procedimento per la risoluzione della convenzione con Acea e sulla possibilità di avviare azioni giudiziali finalizzate all’annullamento dell’atto transattivo del 2007. Ad ogni modo, tutti questi pareri debbono essere riportati alla Consulta dei sindaci che poi deciderà sul da farsi.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...