Da La Provincia Quotidiano del 10 gennaio 2011
«Un modo di procedere che certo non favorisce il confronto». Il capogruppo provinciale del Pd e sindaco di Monte S. Giovanni Campano, Antonio Cinelli, attende – come tutti gli altri primi cittadini della provincia – l’assemblea dell’Ato 5 di oggi per sapere quali saranno le proposte del presidente Antonello Iannarilli davanti alla diffida di Acea Ato 5, gestore del servizio idrico. Diffida rivolta a tutti i sindaci affinché provvedano, come finora non si è fatto, a fissare definitivamente le tariffe idriche da applicare dal 2006 a oggi. «Sarà una seduta a sorpresa quella di oggi – dice Cinelli -. L’ordine del giorno prevede lo svolgimento di una relazione da parte del presidente e quindi le determinazioni nei confronti di Acea da parte dell’assemblea». Cosa e su cosa si dovrà decidere però nessuno lo sa, perché la relazione di Iannarilli è finora rimasta top-secret. «Questa riunione – ricorda Cinelli -doveva tenersi già il 29 dicembre, poi è stata rinviata senza motivazione. La relazione credo dovesse essere pronta anche per quella data. Non capisco, allora, perché il presidente non ce l’ha anticipata, in modo da presentarci oggi in assemblea preparati sui temi e sugli argomenti da discutere, potendo assumere una decisione, che comunque ci chiama a delle forti responsabilità, ma almeno in maniera ben ponderata e decisa». Invece, si farà tutto (o forse non si farà nulla come spesso accade nelle assemblee dell’Ato) in poche ore. Nemmeno la consulta dei sindaci (organo di consulenza e supporto del presidente di cui fanno parte solo 7 primi cittadini) è finora al corrente di nulla. L’altro ieri, il portavoce di Iannarilli, Antonio Salvati, ha annunciato grandi novità dalla relazione del presidente («Cose che tutta la provincia deve sapere!»). Per Cinelli, però, il modo di procedere di Iannarilli resta scorretto e impedisce ai sindaci di approfondire e valutare compiutamente le varie questioni. «Un’altra cosa mai avvenuta prima – ha aggiunto il capogruppo Pd – è la convocazione della Consulta nello stesso giorno, anzi a poche ore, dall’Assemblea dei sindaci: così non si vuole collaborazione e non si vuole permettere il confronto». Cinelli è anche preoccupato per la diffida ricevuta da Acea ma è anche convinto che loro, i sindaci, non hanno nessuna responsabilità nei ritardi per l’individuazione delle giuste tariffe: «Le responsabilità restano in capo al presidente che finora se l’è presa comoda». E poi aggiunge: «Credo che il vantaggio che avevamo con Acea per le ragioni che ci avrebbero consentito di contestare l’operato della società sia stato ormai perso a causa del tergiversare e dei ritardi nell’adottare gli atti che per legge spettano solo all’Ato». I sindaci del centrosinistra hanno convocato una pre-riunione per le 13.30 di oggi al fine di determinare una linea comune da tenere in assemblea.