Da La Provincia Quotidiano del 3 gennaio 2011
Centotre milioni e spiccioli. Per la precisione 103.017.916,22 euro. Tanto ci costerà nel 2011 (secondo il bilancio preventivo approvato nei giorni scorsi) il Consiglio regionale del Lazio. Ad essere cattivi si può dire che ognuno dei 70 consiglieri regionali costerà qualcosa come 1,47 milioni di euro. Ovviamente il bilancio dell’assemblea regionale non computa solo i costi per i politici, i loro gruppi, le loro spese, i loro apparati e via dicendo, ma anche i costi per la struttura che ospita il Consiglio ed il suo funzionamento.
Vediamo un po’ nel dettaglio come l’Aula della Pisana intende impiegare i 103 milioni preventivati per il 2011.
Costi della Politica/1
I politici “tout-court” costano 22 milioni di euro tondi tondi (si tratta però di una stima a preventivo) che serviranno a pagare: le indennità di carica e di missione a consiglieri ed assessori esterni; liquidare l’indennità di fine mandato ai consiglieri ed assessori non rieletti; oltre che l’indennità al difensore civico, al Corecom (il Comitato regionale per le comunicazioni), al Garante per l’infanzia; al garante per i detenuti; al Comitato di garanzia statutaria; al Crel (Consiglio regionale dell’economia e del lavoro) e al Cal (Consiglio autonomie locali).
Poi ci sono altri 8,9 milioni di euro preventivati per far fronte alle spese di funzionamento dei gruppi consiliari che sono ben 15.
Costi della Politica/2
Poi, ancora, ci sono ulteriori 17 milioni di euro per coprire le spese relative agli assegni vitalizi che spettano agli ex consiglieri regionali, di regola raggiunto il 55° anno di età, in base agli anni di mandato ricoperto. Una sorta di pensione che, in caso di decesso dell’avente diritto, viene versata al coniuge, ai figli o anche, più semplicemente, al convivente “more uxorio”.
Fin qui i costi della politica in senso stretto.
Funzionamento del Consiglio
Poi vengono le spese per il funzionamento del consiglio regionale.
Un milione e mezzo è stanziato per le spese di rappresentanza del presidnete del consiglio regionale e per i patrocini dell’ufficio di presidenza. Quindi le spese per posta, telefoni, cancelleria, resoconti e stampa, documentazione, biblioteca, attrezzature ed arredamenti acquistati in economato per 29,2 milioni di euro.
Altri 3,4 milioni serviranno nel 2011, invece, per la formazione del personale del consiglio regionale e servizi di affidamento esterno (Lazio Service). Ancora, 8 milioni tondi tondi serviranno per i compensi, gli onorari ed i rimborsi per i consulenti nominati dal consiglio regionale ma anche per convegni, indagini conoscitive, studi, ricerche, attività di promozione, ecc. Nello specifico di questi 8 milioncini, 80.000 euro serviranno per la consulta femminile e 1,2 milioni per il Corecom.
A parte sono conteggiati 350.000 euro per le spese di trasporto del personale della regione. Per un totale, fin qui, di 42.450.000 euro.
Organismi Vari
Poi, ci sono i costi da sostenere per i cosiddetti “Garanti e Organismi consiliari”.
L’ufficio del difensore civico costerà 200.000 euro; l’istituto regionale di studi giuridici “Jemolo” 1,5 milioni; l’ufficio del garante per l’infanzia e l’adolescenza 285.000 euro; l’ufficio per il garante dei detenuti 250.000 euro; 100.000 euro per la commissione d’indagine sulla sicurezza del lavoro; altri 202.916,22 euro serviranno per onorare la convenzione tra Corecom e Autority per le comunicazioni mentre 300 mila euro è la spesa preventivata per le attività del Crel, 130 mila quella per le attività del Cal, 100 mila per la Consulta femminile, altri 100 mila per il Comitato di garanzia Statutaria.
Investimenti
Infine ci sono le spese preventivate per gli investimenti cioè lavori di ristrutturazione e messa a norma degli immobili, autoparco e gestione autisti pari a complessivi 9,5 milioni di euro.
Sommando il tutto si aggiunge, come detto, ai 103 milioni 17 mila 916,22 euro a cui in complesso ammonta il costo preventivato del Consiglio regionale del Lazio per il 2011.
Un milione di uscite in più rispetto al 2010
Quasi un milione di euro in più. Tanto spenderà – stando al bilancio preventivo per il 2011 – il consiglio regionale del Lazio rispetto all’anno appena conclusosi.
Il bilancio 2010 (parliamo sempre di preventivo) aveva previsto spese per 102.139.703,63 euro, mentre quello dell’anno appena iniziato è di 103.017.916,22. Quindi 878.212,89 euro in più di uscite. Vediamo un po’ in quali voci si differenziano maggiormente i due documenti contabili pro- grammatici: il nuovo consiglio regionale (è stato eletto a marzo 2010) ha deciso di spendere 2,15 milioni in meno per quanto riguarda le indennità e rimborsi vari di consiglieri, assessori, garanti, ecc. Mantiene, invece, lo stesso esborso per i gruppi consiliari (8,9 milioni) ed aumenta di circa 580 mila euro le risorse per versare gli assegni vitalizi ai non rieletti. Duecento mila euro in più vanno per l’ufficio del difensore civico che prima non aveva risorse; 500 mila euro in più all’istituto giuridico “Jemolo”; 85.000 in più al garante per l’infanzia; 50 mila in più al Crel, 100 mila alla consulta femminile (prima a zero); 100 mila in meno al Comitato di garanzia statutaria oltre ad altre piccole variazioni.
Indennità ai consiglieri ma anche ai loro gruppi
Spese note e meno note. Capire bene quanto costi l’apparato politico della regione Lazio non è cosa semplice. Diverse le leggi regionali che stabiliscono indennità, compensi, rimborsi, vitalizi ma soprattutto indisponibili alcuni documenti che fissano le somme a cui hanno diritto, ad esempio, i gruppi consiliari per svolgere la propria attività politica.
Proviamo a riassumere:
I consiglieri
Ci sono i costi per le indennità e rimborsi ai consiglieri regionali
Lo “stipendio” dei consiglieri regionali è formato da più voci. C’è l’indennità base (4.252,35 euro netti) a cui se ne somma un’altra “di funzione” relativa cioè ai particolari incarichi istituzionali che il consigliere riveste (se presidente del Consiglio o della Giunta spettano altri 2.311,43 euro; ai vicepresidente della Giunta 1.783,08 euro; agli assessori e vicepresidenti del Consiglio 1.485,89 euro; ai presidenti dei gruppi, presidenti delle Commissioni consiliari e consiglieri segretari 891,50 euro ed infine ai vice presidenti di Commissione 594,00 euro).
Poi c’è la diaria: al consigliere regionale spetta una somma mensile quale rimborso forfetario per le giornate di seduta del Consiglio e delle Commissioni consiliari. La diaria è pari a 4.003,11 euro, su una base di 18 presenze mensili e viene ridotta di un diciottesimo per ogni giorno di assenza.
Poi c’è il rimborso chilometrico se il consigliere risiede a più di 15 km dalla sede del Consiglio regionale. In tal caso ha diritto ad un rimborso pari al quinto del prezzo di un litro di benzina per i chilometri percorsi in andata e ritorno, per le 18 presenze mensili. In caso di minori presenze la somma scende di un diciottesimo ad assenza.A fine mandato, poi, ad ogni consigliere spetta una cospicua buonuscita e il diritto a partire dal 55° anni di età ad un ricco assegno vitalizio.
I gruppi Consiliari
Non solo i consiglieri regionali hanno diritto allo stipendio, ma anche i gruppi consiliari percepiscono mensilmente una somma composta da due voci: una fissa ed una “variabile” fissata dalla presidenza del consiglio regionale.
E’ quanto stabilisce la legge regionale n.6 del 1973 che prevede per ciascun gruppo consiliare l’erogazione di un contributo mensile per le spese di funzionamento. Questa prima voce è a sua volta composta da una quota fissa di 1.291,00 euro e da una quota variabile pari a 620,00 euro per ogni consigliere componente.
La seconda voce, invece, è rappresentata da un altro contributo mensile per le spese di aggiornamento e documentazione, per consulenze, collaborazioni e per diffondere la conoscenza della propria attività svolta. Tale contributo è fissato annualmente dall’ufficio di presidenza. Ma è inutile chiedere a quanto ammonti perché difficilmente si avrà risposta. Gli atti dell’ufficio di presidenza, infatti, soprattutto se trattano materia di compensi e contributi ai gruppi politici restano tra più riservati dell’ente regionale. L’unico spiraglio si ha dai dati pubblicati con il bilancio preventivo per il 2011 del consiglio regionale, che si limita, ovviamente però, ad indicare un totale delle spese previste dalla ricordata legge regionale 6/73. Il capitolo 5-R11502, infatti, stima in 8,9 milioni di euro la spesa preventivata per il funzionamento dei 15 gruppi consiliari regionali.