Tariffa idrica, si va verso l’aumento


Da La Provincia Quotidiano del 14 novembre 2010

Indietro tutta! La tariffa idrica per il 2010 tornerà a 1,21 euro a metro cubo (attualmente è 0,94). La proposta sarà formulata nel corso della prossima assemblea dei sindaci che dovrebbe tenersi entro questo mese. La decisione è stata anticipata dallo stesso presidente della provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, ai primi cittadini che fanno parte della Consulta d’Ambito, organismo consultivo dell’Aato 5.
La decisione sarebbe seguita ai pareri legali forniti al presidente della provincia in seguito al contenzioso avviato da Acea Ato 5, che minaccia la richiesta di 40 milioni di euro di indennizzo, dopo che i sindaci hanno annullato gli aumenti concessi tre anni fa. Gli avvocati avrebbero in sostanza ritenuto necessario per l’anno in corso, come richiesto da Acea e indicato anche dalla Conviri (la commissione di vigilanza sulle risorse idriche), di attenersi al piano tariffario con cui la società ha vinto la gara di appalto per la gestione del servizio e che, per il 2010, prevede appunto una tariffa regolare media di 1,27 euro a mc.
Ad inizio della prossima settimana, la Consulta tornerà a riunirsi per concretizzare la proposta del nuovo aumento della tariffa idrica da sottoporre all’Assemblea. Si regolarizzerebbe così la posizione per il 2010 mentre resterebbe tutta da definire, ancora, la situazione pregressa e che la precedente gestione provinciale (quella del presidente Francesco Scalia) aveva chiuso in via transattiva con Acea, riconoscendo alla società i maggiori costi lamentati e “sanati” tramite l’aumento tariffario che, però, gli stessi primi cittadini hanno annullato nei mesi scorsi. Entro la fine dell’anno, poi, l’assemblea dei sindaci – se non vorrà ritrovarsi con lo stesso problema punto e a capo – dovrà anche rivedere il piano tariffario per i prossimi anni, a partire dal 2011, attuando la precisa e dettagliata procedura che la legge prevede a riguardo.
Attualmente, la tariffa del servizio idrico per il 2010 è fissata provvisoriamente a 0,94 euro a metro cubo come ha stabilito lo scorso aprile l’assemblea dei sindaci, su proposta dello stesso presidente Iannarilli. Nel dicembre 2009, infatti, si decise di rivederne l’importo a seguito della delibera dell’allora Coviri (oggi Conviri, Commissione nazionale di vigilanza) che riteneva illegittimi gli aumenti del costo dell’acqua accordati nel 2007 al gestore del servizio (l’Acea Ato 5 Spa) per chiudere le contestazioni già dette. L’allora Coviri ritenne illegittime quelle tariffe poiché retroattive e superiori all’aumento minimo consentito dalla legge per ogni anno (5%). La tariffa, quindi, ad aprile è stata riportata a 0,94 euro/mc: quella, cioè, antecedente agli aumenti ed in vigore nel 2005. La decisione è stata, come noto, contestata da Acea che ha chiesto – come anche poi la Conviri ha ritenuto corretto – l’applicazione, per il 2010, almeno della tariffa prevista dal piano con cui è stato assegnato l’appalto di gestione: ovvero 1,27 euro/mc anche perché l’importo provvisorio (0.94) non avrebbe garantito gli equilibri di bilancio della società (che di fatto è stata già ricapitalizzata per le perdite accumulate negli ultimi anni). Finora, Iannarilli e i sindaci hanno invece insistito nella necessità di rivedere il piano e riconsiderare gli investimenti fatti o non fatti da Acea. I comitati cittadini per l’acqua pubblica hanno, inoltre ed al contrario, sostenuto che anche la tariffa di 0,94 euro/mc, conti alla mano e vista la qualità del servizio erogato, sia troppo alta.

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