L’eco del discorso di Mirabello in Ciociaria: «Anche da noi poca libertà nel Pdl»


Da La Provincia Quotidiano del 7 settembre 2010

«Credo che Fini abbia dimostrato di essere il più grande statista in questa fase storica dell’Italia». Il commento è di Fabio Bracaglia, consigliere provinciale e comunale di Frosinone del Pdl e tra i primi a schierarsi con Gianfranco Fini, fin dalle avvisaglie iniziali di rottura con il premier Silvio Berlusconi. Domenica sera, Bracaglia era a Mirabello, ad applaudire ed a ascoltare l’ex presidente di An che, dopo un’estate passata in silenzio, ha detto la sua, a conclusione della Festa tricolore di Futuro e Libertà tenutasi nella cittadina ferrarese, sui rapporti con e nel Pdl e con il capo del Governo. Bracaglia non era solo. Tanti, infatti, gli amici che dalla Ciociaria sono giunti a Mirabello per dare sostegno a Fini. «Era palpabile – racconta Barcaglia – lo slancio, la voglia di tornare a fare politica come si faceva un tempo. Sono tanti i circolo che stanno nascendo anche in Ciociaria». Del discorso di Fini, Bracaglia condivide tutto, «pienamente» aggiunge. «Sono entusiasta di questo progetto che gira intorno alla figura di Fini – dice – un progetto che mi affascina ed entusiasma». Cosa accadrà adesso? «Tutti si pongono domande – dice il consigliere provinciale – ma le risposte sono quelle che ha dato ieri, con coraggio, Gianfranco. Già da qualche tempo anche io ho capito che il Pdl non è il partito che volevo. Un partito, anche a livello locale, dove non c’è discussione né confronto. Lo vediamo in ogni occasione. C’è il politico “che conta” e che decide. E tutti poi si adeguano».
L’intervento di Fini, durato oltre un’ora e mezza, non ha impressionato né sorperso, invece, il presidente della Provincia e parlamentare del Pdl, Antonello Iannarilli. «E’ quello che si diceva avrebbe detto. E’ stato fedele alle aspettative» commenta Iannarilli, che subito vuole fare una precisazione: «Non mi risulta affatto, poi, che Fini sia stato espulso dal Pdl. Il partito – ricorda – ha solo preso provvedimenti contro 3 componenti che continuamente e per diversi giorni hanno rilasciato dichiarazioni che chiaramente contrastavano con la linea politica del governo». Meno che mai, il presidente della provincia è convinto che il Pdl – come ha proclamato Fini – “non esiste più”. «Il Popolo della Libertà esiste eccome – dice Iannarilli – esiste come gruppo parlamentare e come partito che è maggioritario in Italia e forza di governo. Certo c’è da lavorare per migliorarlo e per affrontare i problemi che inevitabilmente si creano e registrano in una realtà politica che rappresenta un’amplissima fetta di elettori». Iannarilli, comunque, apprezza l’apertura ( o meglio la non chiusura) che è emersa nel discorso di Fini verso il Governo. «Le buone intenzioni di sostenerlo adesso le vedremo alla prova dei fatti – aggiunge – sperò che ci si possa confrontare davvero sui vari temi e magari trovare la giusta sintesi».
A Mirabello, c’era anche Daniele Maura, fresco di nomina a coordinatore provinciale di Area Nazionale, corrente politica e culturale all’interno di Futuro e Libertà.
«Certamente una bella esperienza – racconta -. Tante persone, una festa di popolo. Ci sono stati molti incontri: tra gli altri si sono confrontati i sindacati di polizia, i produttori agricoli e il popolo delle partite Iva: tutte quelle categorie che ancora oggi aspettano risposte dal Governo».
Poi la sua analisi sulla situazione attuale: «Il Pdl è nato come partito liberale ed invece è diventato il partito del capo. Non c’è libertà neanche di esprimere le proprie idee al proprio interno, noi vogliamo una nuova destra se possibile all’interno del Pdl. Il berlusconismo non ha civilizzato la destra, la sta facendo regredire a culto del capo».
Ora cosa farete in provincia? «Attendiamo di capire se Fli diverrà un partito intanto vi sono due anime, Area Nazionale che rappresento e Generazioni Italia a cui hanno aderito Fabio Bracaglia e altri che in settimana dovrebbe indicare il proprio coordinatore provinciale, appena arriverà la nomina agiremo sicuramente insieme di comune accordo, già ad oggi sono nati diversi circoli con adesioni anche di amministratori locali, e tanti altri si stanno avvicinando, ci struttureremo su tutto il territorio provinciale anche con la creazione di circoli giovanili e faremo politica tra la gente».

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