Cassino. “Acea, nun ce lassà!”


Da La Provincia Quotidiano dell’11 aprile 2018

di Cesidio Vano
Altro che cacciare Acea. Cassino rivuole gli uffici del gestore idrico in città e il Comune è disposto a mettere a disposizione il proprio patrimonio immobiliare affinché il gestore idrico scelga una sede di proprio gradimento.
A Cassino, da tempo, la “guerra” al gestore idrico ha due facce: quella che si mostra in pubblico (per la quale lo scontro è duro e puro, senza se e senza ma) e quella che si nasconde ai più (per la quale comune e azienda dei servizi trattano e si mettono d’accordo sul da farsi).
E’ ciò che è puntualmente accaduto negli anni del “Non ti do un tubo!”, quando, cioè, formalmente il Comune si imputava a non voler consegnare reti e impianti all’Acea, mentre gli uffici comunali avevano un’intensa corrispondenza epistolare con il gestore per per concludere l’iter di trasferimento.
Sta accadendo di nuovo in questi giorni, quando, da una parte, ci si fa paladini delle ragioni dei comitati per l’acqua pubblica e, dall’altra, si implora il gestore a tornare a Cassino e riaprire la propria sede.
Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha scritto ai vertici di Acea Ato5 Spa lamentando la chiusura degli uffici aziendali nella Città martire e il trasferimento del personale a Frosinone. Decisione che avrebbe provocato disagio ai lavoratori e tolto alla Città un punto di riferimento.
Acea a Cassino, attualmente, ha solo uno sportello commerciale, dopo aver chiuso gli uffici dell’ex sede degli Aurunci. E al Comune non va giù, tanto da invocare anche gli obblighi previsti nella convenzione del servizio idrico (quella che, per inciso, lo stesso Comune ritiene risolta e seppellita).
Ad ogni modo, affinché Acea torni a Cassino e riapra gli uffici aziendali, il Comune richiede un incontro urgente (che a quanto pare si terrà nella giornata di oggi) e mette a disposizione del gestore una “nuova e più funzionale sede aziendale potendola scegliere tra quelle che compongono il patrimonio edilizio del Comune di Cassino”. La proposta è firmata da D’Alessandro che però delega alle trattative con Acea la consigliera comunale e provinciale Rossella Chiusaroli. Sarà lei a trattare con il gestore per il rientro a Cassino, il primo cittadino è impegnato in un altro appuntamento: deve incontrare il gestore (non è uno scherzo!) per rappresentare le proteste e le rimostranze dei comitati ‘No Acea’.
cvano@laprovincia.eu

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