Da La Provincia Quotidiano del 22 febbraio 2011
I rapporti tra Ato5 e Acea sono a un bivio ma non si è ancora scelto quale strada imboccare. Una direzione condurrebbe alla risoluzione del contratto di gestione del servizio idrico; l’altra all’adeguamento delle tariffe idriche a quanto ha indicato la Conviri: applicazione del piano vigente fino a revisione dello stesso. Ieri mattina si è tenuta una nuova riunione della Consulta d’Ambito. L’organismo formato dal presidente Antonello Iannarilli e da alcuni sindaci ha provveduto a nominare un pool di esperti in diritto amministrativo con l’incarico di rimettere entro qualche settimana un parere “pro-veritate” sulla possibilità (e le connesse insidie e rischi) di avviare la procedura per mandare a casa Acea Ato5 Spa. Sono stati indicati gli avvocati Massimiliano Fiorini e Daniela Di Sora (di fiducia del centrodestra e già consulenti dell’Ato5) e Salvatore Bellomia (di fiducia del centrosinistra e docente dell’università di Tor Vergata). A loro spetterà far presente ai sindaci quanto sia conveniente e quanto si rischi a risolvere l’appalto con il gestore.
La Consulta, però, lavora anche a valutare la possibilità di imboccare la via alternativa dell’adeguamento della tariffa regolare media al piano vigente che imporrebbe per il 2011 un costo di 1,30 euro a mc di acqua erogata. Per questo si è aggiornata a lunedì prossimo 28 febbraio per valutare il da farsi. E lunedì prossimo potrebbe essere probabilmente già nota la decisione del Tar Lazio sul ricorso di Acea contro la cancellazione degli aumenti tariffari decisi nel 2007 ma contestati e annullati dai sindaci nel 2009. E probabilmente sarà proprio il Tar, vigile sull’incrocio, ad indicare all’Ato5 quale svolta prendere.
Cesidio Vano Blog 