Da La Provincia Quotidiano del 23 ottobre 2010
L’Udc muove verso il Partito nazionale e si organizza anche in Ciociaria per essere traghettato verso la nuova realtà politica indicata da Pier Ferdinando Casini.
Ieri, infatti, il partito – finora guidato in provincia dall’onorevole Anna Teresa Formisano nelle vesti di commissario – si è dato una nuova organizzazione che servirà a ristrutturare l’Udc in Ciociaria fino al congresso che si terrà dopo novembre. A coordinare il partito è stato allora indicato Pierfrancesco Campioni, ex amministratore comunale del Capoluogo, mentre presidente provinciale del partito è stato indicato Michele Mele, attuale consigliere comunale a Sora e già segretario provinciale del partito di Cesa.
L’Udc riparte da loro, dal loro impegno a rinnovare in provincia una forza politica che da sempre si dice ostinatamente centrista e che già da tempo ha condannato qualsiasi deriva bipartitica e bipolare che con le ultime vicende e la rottura tra Berlusconi e Fini avrebbe già mostrato il proprio fallimento e la propria inadeguatezza alla situazione politica italia. Il nuovo direttivo ciociaro uddiccino avrà allora il compito di raccogliere adesioni ed idee anche perché e come detto l’appuntamento all’orizzonte è quello con il Partito della nazione che vuole proporsi e diventare la casa dei delusi e degli scontenti provenienti sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Un lavoro, comunque, che confluirà nella serie di congressi cittadini, provinciale, regionale e nazionale per sancire la nascita del nuovo soggetto politico centrista a partire da dopo il 30 novembre. Saranno quelli gli appuntamenti per dare poi un’ossatura compiuta e robusta al partito in tutte le sue componenti locali.
In questa nuova fase, l’Udc si propone come una realtà politica aperta a tutti e rivolta a tutti coloro che voglio partecipare, prendere parte attiva a questa scommessa per la nascita di un forte e rappresentativo partito di centro.
Inutile chiedere al momento quale sarà la strategia per le alleanze. Il partito punta a far capire a far conoscere e quindi a coinvolgere i cittadini in quello che è il proprio progetto sia a livello locale che nazionale per proporre quelle riforme ormai divenute non rinviabili e non rinunciabili.
