Da La Provincia Quotidiano del 2o ottobre 2010
La società è stata sciolta davanti al notaio. I sette lavoratori di pubblica utilità, dopo 11 anni di sacrifici, vengono mandati a casa.
L’amministrazione provinciale di Frosinone ha deciso di chiudere così il capitolo della Servizi Vari Srl (ex Ecopro), società dello stesso ente provinciale che era nata su decisione della precedente amministrazione di centrosinistra e sulla spinta dei provvedimenti contenuti nel cosiddetto pacchetto Treu a sostegno del lavoro e per risolvere le situazioni dei lavoratori precari come gli Lpu. Ed infatti la Srl aveva ricevuto dalla provincia l’affidamento della gestione di tutte le pratiche relative alle autorizzazioni in materia ambientale, assumendo sette lavoratori di pubblica utilità.
Lo scorso 2 agosto, il consiglio provinciale su proposta della giunta ha proceduto a revocare la delibera con cui si era affidata la gestione di quel servizio alla Srl, ritenendo la procedura – che già era stata sospesa con determina dirigenziale – non corretta e quindi da annullare. Nello stesso consiglio e con i medesimi effetti fu revocata anche la delibera con cui altri servizi (manutenzioni stradali, ecc.) erano stati affidati alla Multiservizi Spa. La validità di quella seduta consiliare, inoltre, è ora al vaglio del Tar di Latina, dopo che i consiglieri di minoranza hanno contestato la correttezza delle procedure di insediamento (dopo l’appello dei presenti, infatti, era mancato il numero legale, ricostituito solo più tardi e scaduti i termini previsti dal regolamento, ndr). Attualmente, il servizio prima gestito dalla Srl (ora sciolta) è stato affidato dall’ente provinciale a due consulenti esterni.
Ieri, a denunciare il colpo di mano sulla Servizi Vari e il “benservito” dato ai sette lavoratori è stato il consigliere provinciale del Pd, Simone Costanzo che in una nota ha scritto: «L’amministrazione Iannarilli, malgrado i mille proclami sulla salvaguardia occupazionale, manda a casa ben sette Lpu storici, del pacchetto Treu in servizio dal 1999 cioè da 11 anni. Tutte ottime professionalità che fornivano servizi in materia ambientale utilissimi e ovviamente a costi molto inferiori rispetto alle laute consulenze elargite da Iannarilli in loro sostituzione. Parliamo di una società con costi di gestione pari a zero, che consentiva di incassare con i suoi servizi migliaia e migliaia di euro con professionalità e competenze acquisite nel corso degli anni.
Si è proceduto allo scioglimento dal notaio – dice Costanzo – nonostante sul medesimo atto deliberato in precedenza dal Consiglio Provinciale pende un ricorso al Tar con il quale si chiede l’annullamento della seduta per la nota mancanza di rispetto delle regole.
L’amministrazione Iannarilli continua nella sua azione incessante di smantellamento dell’esistente creando consulenze a suo uso e costume, facendo lievitare i costi dell’amministrazione e, come in questo caso, togliendo lavoro a 7 famiglie ciociare».