Regionali, il Tar respinge il ricorso di Fabio Forte


Da La Provincia Quotidiano del 9 ottobre 2010

Ricorso respinto. Il Tar di Latina ha rigettato l’impugnativa proposta da Fabio Forte, sindaco di Arpino e consigliere provinciale dell’Udc, nonché candidato per il partito di Casini alle ultime elezioni regionali nella circoscrizione provinciale di Frosinone, risultando il più votato della sua lista con 9.136 preferenze che però non gli sono valse un seggio alla Pisana. Il ricorso dell’amministratore verteva proprio sull’operato dell’ufficio elettorale centrale che nel ripartire i seggi regionali ne ha assegnati solo 4 alla provincia ciociara nonostante il relativo decreto del presidente della regione attribuisce alla Ciociaria 5 seggi nel consiglio regionale. Forte, tramite i suoi avvocati Carlo Coratti ed Emanuele Forte, ha sostenuto che l’ufficio centrale avrebbe dovuto procedere all’assegnazione dei 5 seggi previsti dal decreto emesso contestualmente all’annuncio dei comizi elettorali e che, così facendo, avrebbe dovuto assegnare il quinto seggio alla lista dell’Udc e quindi ad egli stesso, essendo il più votato di tale schieramento in provincia.
Il tribunale amministrativo pontino, ha però ritenuto il ricorso infondato, poiché – secondo i magistrati di prima istanza – l’operato dell’ufficio centrale è stato conforme a quelle che sono le procedure di ripartizione previste dalla normativa e la mancata assegnazione del 5° seggio alla Ciociaria sarebbe “fisiologico” e derivante dal meccanismo previsto dalla legge elettorale che è stato rispettato alla lettera. Il meccanismo in questione è abbastanza complicato. Una prima ripartizione dei seggi viene fatta dagli uffici centrali circoscrizionali (cioè a livello provinciale) tra le sole liste che hanno raggiunto un certo numero di voti (il cosiddetto quoziente elettorale circoscrizionale). Con tale procedura in Ciociaria sono stati ripartiti 4 seggi. Poi, quelli non assegnati sono sttai attribuiti tramite un “collegio unico regionale” dall’ufficio centrale regionale. In questa seconda ripartizione vengono tenuti presenti nuovi quozienti ed eventuali resti. In questa “lotteria”, a causa di un resto maggiore, il seggio reclamato da Forte è finito invece al partito di Rifondazione comunista. Il tutto, come scrive in sentenza il collegio giudicante del Tar pontino, può anche condurre al mancato rispetto delle previsioni per le quali alla provincia di Frosinone spetterebbero 5 seggi.
«Io non mi fermo e andrò avanti rivolgendomi al Consiglio di Stato» ha commentato Fabio Forte, affatto convinto delle motivazioni illustrate dai togati pontini e sicuro dell’ampio consenso elettorale riscosso nelle ultime elezioni.

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