Frosinone, ingegnere coinvolto nell’inchiesta sui rifiuti torna libero


Da La Provincia Quotidiano del 25 luglio 2010

Coinvolto nell’inchiesta sui rifiuti, torna libero: il Giudice delle indagini preliminari ha revocato il provvedimento di arresto nei suoi confronti.
Due interrogatori e la copiosa documentazione presentata hanno convinto il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che non c’erano motivi per mantenere il provvedimento di custodia cautelare a carico dell’ingegner Fabio Baldaccini, tecnico ambientalista residente in Ciociaria, finito ai domiciliari due settimane fa nell’ambito dell’inchiesta relativa alle procedure di smaltimento dei rifiuti svolta dalla stessa procura della Repubblica campana e che ha coinvolto la discarica di Cerreto a Roccasecca.
Il professionista era stato colpito dall’ordinanza di carcerazione preventiva assieme ad altre 13 persone, a vario titolo indagate nella vicenda. La procura della Repubblica aveva chiesto al Gip almeno 3 mesi di tempo per poter completare le indagini. Tre mesi che l’ingegnere ciociaro avrebbe dovuto trascorrere, in via cautelare, agli arresti domiciliari.
«Gli inquirenti hanno preso un grosso abbaglio tanto che l’altro ieri lo stesso Gip ha ritenuto di rivedere la propria decisione e rimettere in libertà il professionista» ha spiegato l’avvocato Vittorio Perlini che assiste e difende l’ingegnere. Ci sono però voluto 13 giorni per dimostrare, carte alla mano, l’insussistenza dei presupposti per il mantenimento dell’arresto. Il professionista è stato anche personalmente sentito due volte dal giudice e tramite il suo avvocato ha prodotto una voluminosa e convincente documentazione per dimostrare la sua estraneità ai fatti contestatigli. Il Gip, valutate le carte e le dichiarazioni dell’uomo, ha così disposto la revoca del provvedimento cautelare. L’ingegnere ciociaro è l’unico tra gli arrestati che torna in libertà.
«L’episodio ha molto provato il mio cliente che è estraneo ai fatti su cui indaga la procura» ha aggiunto il legale che ha anche fatto riferimento ai danni causati all’immagine ed alla reputazione del professionista dal coinvolgimento nell’inchiesta giudiziaria.

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