Provincia, nuovo contratto a termine per i lavoratori della Formazione


Da La Provincia Quotidiano del 10 settembre 2010

Iannarili prende tempo e “riassume” fino a chiusura dell’anno formativo (giugno/luglio 2011) i 36 lavoratori dell’Agenzia Frosinone Formazione. E’ stata questa la carta che il presidente dell’amministrazione provinciale di Frosinone, Antonello Iannarilli, ha giocato ieri nel corso dell’annunciato incontro con i rappresentanti dell’Agenzia e le rappresentanze sindacali del settore scuola (era presente anche l’assessore al ramo Ernesto Tersigni) per discutere sulla procedura di stabilizzazione dei dipendenti della stessa azienda speciale. Nei prossimi giorni verrà stilato un accordo d’intesa tra ente provincia e sindacati per la definizione delle linee guida da seguire sul futuro dell’agenzia.
Con un nuovo contratto a tempo determinato torneranno quindi in servizio i 36 lavoratori che lo scorso 3 settembre erano stati messi alla porta, nonostante la precedente gestione dell’Agenzia aveva inteso poterli, come poi aveva fatto, stabilizzare. Procedura che la nuova amministrazione provinciale ritiene lacunosa e non legittima, tanto da averla bloccata. I lavoratori interessati, che rivendicano invece la piena legittimità delle loro assunzioni a tempo indeterminato, ieri sera in una nota hanno così commentato l’offerta dell’ente provinciale: «siamo in attesa della verbalizzazione della riunione per l’analisi attenta e puntuale della proposta del contratto a tempo determinato fatta dagli amministratori».
Durante l’incontro di ieri in Provincia, inoltre, il presidente Iannarili ha diffuso un dossier di 23 pagine in cui si ripercorrono tutte le fasi della procedura di “stabilizzazione” seguita dall’agenzia. La posizione espressa nel documento, da una parte, argomenta ed illustra la non applicabilità delle procedure utilizzate ad enti come l’Agenzia (che non sarebbe né una pubblica amministrazione, né un ente locale, né un altro soggetto espressamente indicato dalla legge tra i beneficiari di tale operazione); dall’altra, illustrando passo passo gli atti adottati per giungere all’assunzione dei 36 lavoratori, ritiene di poter indicare una serie di “mancanze” procedurali, carenze di atti, incongruenze di date, assenze di documentazioni e verbali che porrebbero l’attività svolta dall’agenzia al riguardo a rischio di gravi responsabilità amministrative e contabili. Scorrendo il documento fornito dalla provincia sorgono diversi dubbi che si spera vengano presto dissolti. Nel mirino del dossier finiscono le procedure di selezione del personale dell’agenzia (sia docenti che amministrativi), quelle di assegnazione dei posti, quelle di stabilizzazione. La relazione su tale attività dell’agenzia è “arricchita” anche dalle copie di alcune lettere che il precedente presidente della provincia, Francesco Scalia, e l’allora direttore generale, nel 2008 inviano all’Agenzia. Con quelle note, Scalia delegava al dirigente l’attività di vigilanza e controllo sugli atti dell’Azienda mentre il direttore generale, in esecuzione del mandato ricevuto, chiedeva documentazione e chiarimenti all’agenzia, senza avere riscontro, fino a disporre che l’ente di formazione, viste alcune carenze statutarie, non completasse procedure in atto (e di cui eventualmente la provincia non fosse a conoscenza), senza che lo stesso ente controllante non avesse approvato gli atti emanati dalla medesima agenzia. Atti che dovevano ritenersi nulli, secondo il dirigente provinciale, ed anche soggetti a responsabilità contabili. Ammonimento inutile, visto come sono andate le cose.

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