Da La Provincia Quotidiano del 3 luglio 2010
Ieri, nel corso dell’assemblea dei soci, si è consumato l’avvicendamento con l’ex presidente Giacomo D’Amico che ha rimesso il mandato, avendo ricevuto un importante incarico in Regione. «Non credo al cumulo delle poltrone e credo che si possa fare bene una cosa alla volta» ci ha spiegato ieri. E bene D’Amico ha fatto in appena un paio d’anni di presidenza all’Adf, avviando e portando a buon punto l’iter realizzativo del progetto. «Abbiamo dovuto pure attraversare due “turbolenze” – ha detto D’Amico-: le elezioni provinciali e quelle regionali. E nonostante questi due importanti appuntamenti, in circa un anno siamo riusciti a centrare risultati importati per l’iter del progetto». E l’ex presidente spiega: «mi riferisco all’approvazione della variante al piano Asi: circa 1600 particelle interessate dall’aeroporto; lo scorso agosto poi abbiamo avuto l’okay da regione Lazio e Ferrovie per lo spostamento delle stazioni ferroviarie di Frosinone e Ferentino nell’area dell’aeroporto. Inoltre, è stato già sbrigato oltre il 50% delle procedure previste per la Vas indispensabile per l’avvio del progetto». Ma le difficoltà sono state anche altre. A partire dalle polemiche e dalle liti sui nuovi scali aeroportuali del Lazio tra i vari territori interessati: Frosinone, Viterbo ed anche Latina. «Voglio ricordare – ci ha detto D’Amico – l’ultimo convegno realizzato dalla società Aeroporto di Frosinone sull’argomento. Non si è trattato affatto della solita passerella di politici ma si sono gettate basi concrete per condividere il progetto tra tutti gli attori. Si è chiarito che Viterbo avrà uno scalo nazionale, mentre quello di Frosinone sarà uno scalo regionale. Si è anche inteso recuperare l’importanza della provincia di Latina tanto da proporre in quella sede anche la possibilità di chiamare l’aeroporto di “Frosinone e Latina” e di proporre alla provincia pontina l’ingresso nella compagine societaria dell’Adf spa». Azioni concrete quelle messe in atto dalla presidenza D’Amico che sono valse come risposta anche a quanti pensavano all’Adf come un comitato di supporto all’aeroporto. «Noi siamo sempre stati consapevoli delle finalità della società e della mission che le era affidata. Non ho mai voluto fare polemica con nessuno, tantomeno con chi si è detto contrario all’aeroporto. Quando ho parlato – ha concluso – l’ho fatto solo per illustrare le cose che sono state realizzate».