Da La Provincia Quotidiano del 9 aprile 2010
Per il 2010, la tariffa del servizio idrico tornerà ad essere quella del 2005, prima dei contestati aumenti. Lo ha deciso, ieri sera, l’assemblea dei sindaci dell’Ato 5 che è anche riuscita – al terzo tentativo – a nominare la nuova Consulta, organismo di controllo a cui ora spetterà anche studiare le soluzioni possibili alla complessa vicenda del costo dell’acqua che vede ormai contrapposte le posizioni dei comuni e quella del gestore del servizio, l’Acea Ato 5 Spa, che ha già richiesto 40 milioni di euro di danni qualora, come avvenuto, fossero stati cancellati gli aumenti deliberati nel 2007 dopo che gli stessi sindaci avevano riconosciuto ad Acea maggiori costi (per 10.700.000 euro) nella gestione rispetto alle condizioni contenute nel bando di gara. Vicenda, questa, finita anche al centro di un’inchiesta della magistratura dopo vari esposti di cittadini e associazioni. Ieri sera, allora, la Conferenza dei Sindaci ha stabilito che, provvisoriamente, la tariffa dell’acqua per l’anno in corso sarà pari a quanto veniva pagato nel 2005. Ciò in seguito all’annullamento della delibera n.4 del 2007 con la quale venne aumentata le tariffa del servizio. Resta da capire cosa si dovrà fare per le pregresse annualità fino al 2006 per le quali i cittadini hanno già pagato. Sarà questo il compito della neo eletta Consulta i cui componenti sono: Antonello Antonellis, sindaco di San Donato V.C. (per i centri inferiori ai 3000 abitanti) e i primi cittadini Cesidio Casinelli (Sora); Antonio Ciotoli (Ceccano); Costantino Magliocca (Alatri); Modesto Della Rosa (San Giorgio a Liri); Rocco Pantanella (Rocca d’Arce) e Duilio Martini (Alvito). Con una proporzionale ripartizione politica: 3 al centrosinistra e 4 al centrodestra. «Voglio ringraziare tutti i sindaci presenti – ha detto il presidente della Provincia, Antonello Iannarilli -, per la responsabilità dimostrata, per la serietà con la quale hanno affrontato questo impegno, approfondendo le difficili problematiche che comporta. Insieme stabiliremo la strada da seguire adesso nella complessa vicenda della gestione della rete idrica».