Da La Provincia Quotidiano del 21 gennaio 2010
Il presidente della provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, adempierà a quanto deciso dalla Conferenza dei sindaci lo scorso 21 dicembre in materia di tariffe idriche e di gestione del servizio ma lo farà solo dopo aver rinnovato la Consulta d’Ambito. Dal centrosinistra le polemiche erano già in crescendo.
Ieri sera, a spegnerle, è arrivato un comunicato stampa ufficiale della provincia, con cui si è data notizia della convocazione, il prossimo 15 febbraio, della la Conferenza dei Sindaci che sono chiamati ad eleggere i componenti Consulta. A quell’organismo, infatti, la Conferenza, lo scorso 21 dicembre approvando una proposta del centrosinistra e decidendo di revocare gli aumenti della tariffa idrica, aveva affidato, di concerto con il presidente, di esaminare la situazione e studiare le mosse successive. La Consulta d’Ambito, però, è organismo che andava rinnovato entro 3 mesi dall’insediamento del nuovo consiglio provinciale. Cosa, finora, non avvenuta. In carica, per prorogatio, ci sarebbero i precedenti componenti, espressione della maggioranza di centrosinistra. Iannarilli, però, ritiene di dover ricostituire l’organismo, prima di procedere a quando demandatogli dall’assemblea dei primi cittadini. Queste le mosse del presidente annunciate ieri sera. Ma poco prima di quella comunicazione, contro l’inerzia della provincia si era scagliato il capogruppo Pd dell’ente di piazza Gramsci, Antonio Cinelli che, richiamata la riunione del 21 dicembre, avea sottolineato come in quell’occasione «i sindaci hanno deciso, a schiacciante maggioranza, che ogni decisione, che andava presa con l’Acea, non doveva essere condotta solo dal presidente, ma assieme e con il contributo della Consulta d’Ambito. Sul problema, infatti – ha precisato – non è stato dato alcun mandato in bianco al presidente dell’amministrazione provinciale, ma gli è stato chiesto di attivarsi per una convocazione urgente della Consulta d’Ambito, ancora in carica» sottolinea Cinelli. Nel mirino dell’oppositore c’è l’incontro che il presidente Iannarilli, con i suoi tecnici, ha avuto ultimamente con il gestore del servizio idrico, l’Acea Ato 5 Spa. Riunione che, però, lo stesso Iannarili così spiega e motiva: «L’incontro non ha avuto lo scopo di una trattativa, ma il contatto con gli organismi della società in questione occorre al fine di valutare con attenzione la portata delle inadempienze della medesima società. Si tratta di fasi della procedura espressamente previsti dal contratto con Acea e dunque di passaggi necessari qualsiasi sia il percorso che si intenda prendere per affrontare e definire la controversia. Comunque – precisa ulteriormente – in tutela degli utenti». Nel centrodestra la vicenda sembra così chiusa. Cinelli, però, replica anche a precedenti dichiarazioni di Iannarilli: «Il presidente non può delegittimare la Conferenza dei Sindaci dicendo che la Consulta d’Ambito non abbia competenza in materia, ma deve concordare proprio con quest’ultima come procedere, se nominare dei tecnici o degli esperti, al fine di riferire ogni decisione, modalità d’azione e risultato alla Conferenza dei Sindaci. La Consulta D’Ambito è garante degli interessi dei Sindaci e quindi dei cittadini e non può essere ignorata in questa fase molto delicata». Iannarilli, stando a quanto ha fatto sapere ieri, non è affatto intenzionato ad ignorarla: si confronterà con la Consulta d’Ambito ma solo dopo aver nominato i nuovi componenti a seguito della sua vittoria elettorale.