Da La Provincia Quotidiano del 13 aprile 2010
«L’80% delle scuole della provincia di Frosinone è a rischio edilizio». Una notizia che avevamo già anticipato nell’edizione dello scorso 8 aprile – dopo un servizio apparso sul quotidiano nazionale Repubblica – e che torna alla ribalta con la presa di posizione del segretario generale della Flc Cgil di Frosinone Raffaele Miglietta. Ieri, infatti, la sigla sindacale ha diffuso una nota in cui si legge: «Sarebbero 97 (su 115) le istituzioni scolastiche della provincia di Frosinone che avrebbero delle criticità dal punto di vista dell’edilizia scolastica. A svelare tale drammatica situazione è lo stesso Ministro dell’Istruzione con un decreto sottoscritto insieme al Ministro dell’Economia lo scorso 23 settembre 2009 (ben 9 mesi fa!) e rimasto sconosciuto fino ad oggi. Con tale decreto – spiega ancora Miglietta – sono stati individuati per tutto il territorio nazionale gli edifici scolastici caratterizzati da particolari criticità o non a norma dal punto di vista edilizio e che per la loro condizione strutturale non avrebbero potuto subire l’aumento degli alunni per classe come previsto dai nuovi provvedimenti Gelmini. In tutta Italia gli edifici interessati da questa situazione a rischio sono circa il 30%: 12 mila su un totale di 42 mila. Nel Lazio la percentuale aumenta considerevolmente: 40%, ma sono le province di Rieti e Frosinone che fanno registrare il dato peggiore, entrambe vicine all’80% delle scuole. Le scuole presenti in questo elenco avrebbero potuto beneficiare di due tipi di interventi a loro favore (così come previsto dall’art. 64 della L.133 del 6 agosto 2008). Innanzitutto essere inserite in un apposito piano nazionale di riqualificazione dell’edilizia scolastica; secondariamente avere la possibilità per l’anno scolastico 2009-2010 di vedersi applicati i vecchi parametri sul numero massimo di alunni per la costituzione delle classi anziché i nuovi voluti dal Ministro Gelmini che come si sa hanno determinato un aumento degli alunni per classe. Senonché di questo elenco di scuole a rischio non si è saputo niente fino ad oggi con gravi conseguenze tanto per gli alunni che per il personale delle scuole interessate. Conseguenze sia sul piano didattico che della sicurezza, poiché queste scuole a rischio non solo non sono state escluse dall’aumento del numero degli alunni per classe ma non sono state oggetto neanche di specifici interventi volti a garantire la sicurezza sia degli studenti che le frequentano per poter fruire di un diritto essenziale quale quello all’istruzione e sia del personale scolastico che vi si reca per lavoro. Proprio in questi giorni – conlude il segretario generale della Flc Cgil – in tutte le scuole si stanno predisponendo gli atti per la formazione delle classi relativamente al prossimo anno scolastico. Poiché non ci risulta che nel frattempo la situazione degli edifici scolastici della provincia di Frosinone sia generalmente migliorata, sarebbe bene che gli uffici competenti e i responsabili amministrativi non venissero meno all’obbligo di far rispettare per l’anno scolastico 2010-2011 le norme sulla sicurezza nonché sul numero idoneo di alunni a seconda delle varie situazioni delle aule». Sul punto, aveva avuto modo già di dire la sua su queste colonne, smentendo a pieno l’esistenza di gravi situazioni di pericolo che riguardassero indiscriminatamente una tale percentuale di edifici scolastici, l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Gianluca Quadrini. «La situazione non è assolutamente quella descritta – aveva precisato l’assessore -. Io ho visitato tutte le scuole e non ci sono condizioni così allarmanti». Quadrini aveva ammesso di non conoscere il rapporto del ministero ma di aver ben presnete lo stato delle scuole ciociare molto meglio di chi sta dietro una scrivania a Roma. Dalla sua parte, l’assessore aveva anche richiamato il recente rapporto di Legambiente che invece assegna alla provincia di Frosinone un ottimo posizionamento nazionale e regionale (terza in Italia e prima nel Centro-sud) per gli investimenti fatti sulla manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici. «Abbiamo stanziato – aveva ricordato – oltre 6 milioni di euro per la sicurezza delle scuole e molti interventi messi a bando inizieranno entro ottobre. Sono il primo a dire che forse solo il 20% degli edifici scolastici ciociari ha tutte le certificazioni a posto. Non lo nascondo – concludeva – ma posso altrettanto sostenere che il resto dei plessi è ugualmente in ottime condizioni, non certo peggiori di quelle di tante altre province, Roma compresa».