Da La Provincia Quotidiano del 19 ottobre 2010
Una commissione tecnica in Ciociaria per valutare la situazione degli ospedali, il Dea di II livello nel capoluogo e il potenziamento di 118 e primo soccorso. Sono queste le promesse che Iannarilli e Marini sono riusciti a strappare, ieri, alla Governatrice del Lazio.
Il tono del comunicato ufficiale (emesso dalla Provincia) è di gran lunga più ottimista delle facce che appaiono sulla foto (a lato)scattata in occasione dell’incontro tra la governatrice Renata Polverini, il presidente della provincia di Frosinone Antonello Iannarilli e il sindaco del capoluogo Michele Marini. La riunione si è tenuta, come preannunciato, ieri mattina a Roma, presso la sede della Giunta regionale. Sul tavolo le proposte e le richieste dei primi cittadini del frusinate in merito al piano di riordino della rete ospedaliera varato dalla Polverini quale commissario ad acta per la sanità regionale. Un piano che non piace in Ciociaria perché prevede, come noto, tagli di posti letto e chiusure di presidi sanitari.
In sintesi, la Polverini ha garantito a Iannarilli e Marini (presente in veste di presidente della Consulta dei sindaci) che nel giro di un paio di settimane manderà in Ciociaria un gruppo di esperti che, assieme ai primi cittadini ed ai tecnici di quest’ultimi, possano prendere atto della situazione esistente e magari proporre modifiche al piano di riordino nei limiti, però, dei dati economici, delle assegnazioni di posti letto e dei tagli già previsti. In sostanza, potrà essere rivista l’assegnazione di qualche posto ad una parte per spostarla ad un’altra. La Polverini ha anche garantiti altre due cose. Una è il potenziamento del 118 sul territorio. Come? Sicuramente con l’impegno a fornire anche Frosinone di un’elisuperficie h24 per le eliambulanze che attualmente raggiungono la Ciociaria da Latina; non è chiaro se anche con l’assegnazione di ambulanze medicalizzate ad ogni postazione attualmente esistente, come avevano richiesto i sindaci. L’altra è l’assegnazione del Dipartimento di emergenza ed accettazione di secondo livello al nuovo ospedale del capoluogo. La Governatrice avrebbe confermato – come già detto in passato – che ci sarà un Dea II in ogni provincia e quindi anche in Ciociaria.
Finora, però e con carte alla mano, l’opposizione ha contestato queste dichiarazioni perché sul piano di riordino, nero su bianco, c’è scritto invece che un Dea di secondo livello è previsto ogni “macroarea” e in quella che vede il frusinate abbinato con l’area di Roma Est esiste già un simile dipartimento: è quello del Policlinico Umbetro I. Però, se la governatrice dà ampie assicurazioni del contrario non c’è motivo di non crederlo. Sarebbe allora opportuno, casomai, modificare quella previsione nel piano e scrivere “provincia” in luogo di “macroarea”. Tanto perché “carta canta” e tanto perché anche ogni provincia doveva avere un assessore regionale, poi…
E’ anche vero, comunque, che ad oggi non ci sono le condizioni per avere da subito un Dea di secondo livello a Frosinone e che questo verrà dopo aver attivato i necessari reparti e specializzazioni. Quindi è ovvio che per ora non ce ne sia previsione nel piano.
Dalla provincia, definiscono l’incontro avuto «certamente positivo» aggiungendo che «è emersa la rassicurazione da parte della Polverini dell’ottenimento del Dea di II livello per l’ospedale di Frosinone come pure il potenziamento del 118 e del primo soccorso» inoltre «per quanto riguarda il Piano degli ospedali, è stato stabilito che entro due settimane i tecnici della Regione verranno ad incontrare quelli della provincia e dei comuni per ottimizzare le risorse destinate al frusinate, il tutto contenuto comunque nel tetto stabilito dal piano della Polverini. Il Presidente Iannarilli e il Sindaco Marini hanno da subito assunto il compito di organizzare un corpo tecnico che possa formulare le proposte da avanzare ai colleghi della regione onde iniziare un confronto che risulti costruttivo».
Tregua con i dirigenti medici: per adesso niente sciopero
Tregua anche con i dirigenti medici: per adesso non ci sarà nessuno sciopero contro il piano di riordino degli ospedali. Lo ha fatto sapere il presidente Donato Antonellis che guida l’associazione Anaao-Assomed, sindacato di riferimento dei medici dirigenti del Servizio Sanitario nazionale. La decisione di non incrociare – per il momento – le braccia come già annunciato segue la fissazione di un appuntamento con la Polverini per martedì 26. «Quello dei medici sull’attuale piano è un “no” senza ripensamenti – ha però spiegato in un’intervista ad “Affaritaliani.it” Antonellis -. Si tratta, ma solo perché sabato il capo dipartimento dell’assessorato regionale alla Sanità mi ha chiamato e ci ha convocati per il prossimo martedì. Sino ad allora permane lo stato di agitazione». Tra le critiche mosse al piano quello di essere stato scritto più per la sanità privata che per quella pubblica: «Non lo diciamo noi – afferma il presidente – lo dicono i numeri. Tutte le strutture pubbliche sono penalizzate e sono favorite le Università e le case di cura. Ma penso che si tratti di una scelta politica voluta dal Governo che ha dato un diktat alla Regione:far scendere la quota di sanità pubblica, così i posti letto li hanno tolti solo nel pubblico, non mi risulta che ci siano case di cura che hanno perso posti letto. La rete ospedaliera – aggiunge però – regionale ha 20 anni di ritardo. Ora questo piano è un’operazione di sottrazione aritmetica che toglie senza dare sanità e senza sviluppo. Non si possono ridurre i posti letto in provincia di Latina senza riorganizzare l’ospedale del Golfo e altrettanto a Sora e Cassino. Me lo lasci dire: ho il sospetto che questo piano sia solo frutto di un’impostazione politica tradotta in un documento fatto al computer e senza conoscere il territorio. Questa non è sanità».
Ma allora sciopererete? «Volevamo risposte ed è arrivata una convocazione – conclude -. Andiamo a sentire cosa hanno da dire e poi decidiamo».