Da La Provincia Quotidiano del 5 ottobre 2010
Bracciano, Subiaco e Frascati. Subiaco, Frascati e Bracciano. Frascati, Bracciano e Subiaco. Metteteli come vi pare, ma da 4 giorni, stando ai comunicati stampa ufficiali, la governatrice Polverini pare impegnata a fornire precisazioni, garanzie e rassicurazioni solo sulla sorte di questi tre ospedali. Tutti rigorosamente dell’hinterland romano. E’ vero: lì stanno protestando fortemente pe ri tagli. Ma anche a Pontecorvo, Atina, Anagni e Ceccano accade altrettanto. Ma dalla governatrice non arriva parola. Anzi è stato annullato anche l’incontro che doveva esserci ieri con il sindaco potecorvese Michele Notaro.
La Polverini: il piano darà una sanità migliore
«E’ un buon piano e darà una sanità migliore, diversa da quella che abbiamo avuto fino a oggi, perché le esigenze di oggi sono cambiate». La Polverini è convinta che la riforma dell rete ospedaliera da lei varata riuscirà a rendere servizi più efficienti e di qualità superiore ai cittadini. In un’intervista al quotidiano Il Tempo spiega: «È cambiata la nostra Regione in termini urbanistici e demografici. Sono diverse e nuove le patologie e il nuovo piano nel suo insieme dà le risposte. Da un lato punta a risanare l’economia della sanità, dall’altro mira a rendere i servizi migliori e quindi avremo punti di primo soccorso, medici a disposizione 24 ore al giorno. Avremo nuove Rsa, hospice, infermieri e su tutto il territorio l’assistenza domiciliare». La governatrice assicura che i sindaci che stanno protestando: «Li incontrerò e incontrerò anche i cittadini perché credo che tutti dobbiamo capire che in questo momento abbiamo l’opportunità, per la prima volta, per davvero, di rivoluzionare il nostro sistema sanitario e renderlo efficiente».
La Polverini ha anche ricordato che «Il piano di riordino è indispensabile per ottenere lo sblocco dei 420 milioni di fondi Fas e bloccare l’aumento delle aliquote Irpef e Irap. Ora la palla passa ai tecnici del ministero». Per la precisione sono 2.865 i posti letti in esubero: 791 per acuti, 1501 per riabilitazione e 573 per lungodegenza. Posti che, precisa la Polverini, «non saranno tagliati ma riconvertiti: cambieranno funzione». Secondo il piano, infatti, i posti letto assegnati al primo gennaio 2011 sono complessivamente 21.970 (dei quali 18.304 per acuti, 2.822 per riabilitazione e 844 per lungodegenza), a fronte dei 24.835 del 2010 (19.095 per acuti, 4.323 per riabilitazione, 1.417 per lungodegenza).
«Con questo piano – ha detto la governatrice – il Lazio si riallineerà alla media nazionale di 3,3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per 1.000 abitanti per riabilitazione e lungodegenza imposto dal Patto per la salute».
Pd e Idv affilano le armi in Regione
Domani c’è Consiglio regionale e il capogruppo del Pd, Esterino Montino, invita la Polverini «a venire in Aula».
All’ordine del giorno argomenti ritenuti meno urgenti delle proteste seguite al piano sanitario «crediamo utile, indispensabile e indifferibile – dice perciò Montino – l’inserimento all’odg di una discussione sul futuro dell’offerta sanitaria nella Regione Lazio. Il Pd e l’opposizione tutta invitano caldamente la presidente della Regione, ad intervenire in Consiglio».
Vincenzo Maruccio, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale evidenzia come il piano sanitario non sia solo oggetto delle proteste da parte delle province. «Ad appoggiare il piano – dice – sono rimasti, con motivazioni diverse, solo la Destra e l’Udc, oltre agli assessori esterni nominati dal presidente. Lo scontro con il presidente della Provincia di Frosinone, i malumori più o meno celati di presidenti e sindaci di centrodestra, stanno portando a galla una profonda spaccatura all’interno della maggioranza. A questo punto è urgente una discussione approfondita del piano, in un consiglio regionale straordinario».
Tagliati posti letto in più
Lo stesso capogruppo Pd Montino rivela: «Con il decreto 81 la Polverini e i suoi tecnici hanno tagliato 337 posti letto in più di quelli previsti per stare dentro i limiti fissati al 4 per mille». Posti che la regione si riserva di assegnare successivamete ed in base a possibili necessità. «In pratica – dice Montino – la Polverini tiene per se un “pacchetto di posti letto” che utilizzerà a suo piacimento. Per creare “la riserva” taglia gli ospedali delle province. Faccio notare che con quei posti letto potevano essere salvati almeno 4 degli ospedali tagliati».
Decisione assurda per Sinistra, ecologia e libertà
«Siamo all’assurdo: la Presidente Polverini non solo ha realizzato un piano devastante per la sanità laziale, ma ha pensato bene di andare oltre le richieste del Governo regionale, tagliando più posti letto del previsto: ben 337 di cui buona parte (264) riguardano i posti letto per acuti». E’ quanto dichiarato da Luigi Nieri e Filiberto Zaratti consiglieri di Sel in Consiglio regionale del Lazio.