Da La Provincia Quotidiano del 29 settembre 2010
Foglietta rompe gli indugi e si schiera a fianco dei finiani. Il sindaco di Supino ed ex parlamentare europeo di An, Alessandro Foglietta, si arruola tra le fila di Futuro e libertà e di Gianfranco Fini. Un ritorno al passato, a quella sua lunga e convinta militanza nel Msi prima e in An poi, interrotta appena due anni fa quando in occasione delle elezioni provinciali si è scontrato con i “mandatari” del Pdl in provincia di Frosinone, dando vita all’esperienza di Ribellati Ciociaria, fino alla candidatura alle scorse regionali con l’Udc.
«Rinnovo la solidarietà nei confronti di Gianfranco Fini. Una solidarietà totale» ha detto ieri Foglietta. «Credo che il killeraggio di cui Gianfranco è stato fatto oggetto, va al di là di ogni regola della politica». Il riferimento è al trattamento che il presidente della Camera ha ricevuto per la vicenda della casa di Montecarlo dalla stampa di centrodestra. Un “trattamento” che Foglietta ricorda – con le dovute proporzioni – essere stato riservato anche a lui in Ciociaria da altri giornali, quando alzò la voce e poi abbandono il Pdl.
Quella che oggi Foglietta annuncia è «la volontà di lavorare per cercare le soluzioni attese dal territorio». Impegno da portare avanti a fianco dei finiani. «Ringrazio l’Udc – aggiunge l’ex eurodeputato – che mi ha dato ospitalità e per la candidatura avuta. Non rinnego il rapporto e li ringrazio, ma in un momento in cui c’è lotta aperta tra Pdl e il gruppo di riferimento a Fini, la mia storia politica ed umana mi impone di stare dalla parte di Gianfranco, tornando a far politica quotidianamente senza chiedere nulla».
Continua: «Credo che sia il momento di riprendere il confronto politico, anche forte, in questa provincia e far nascere un punto di riferimento dei finiani in Ciociaria. Una provincia che, amministrativamente, Foglietta giudica allo sbando. «Credo sia utile iniziare a parlare sul serio dei problemi di questa provincia – dice -, problemi che spesso vengono taciuti anche dall’opposizione. Oggi, ci troviamo di fronte una provincia che non va. Un presidente che ha promesso molto, ma finora non ha realizzato nulla. Solo tante buone intenzioni e buona volontà: per il resto un fallimento completo la Giunta Pdl!». Così Foglietta che insiste: «L’esecutivo provinciale arranca e litiga in continuazione anche, se al momento, non ci sono i finiani. A Frosinone sono solo nati dei gruppi per la gestione del potere. Si pensa a questo e ci si dimentica dei problemi del territorio. Faccio un esempio – dice Foglietta -: L’aeroporto: il presidente Iannarilli, che ne ha assunto la guida, ha più volte detto di voler promuovere un incontro con tutti i soggetti interessati e che siedono nel Cda. Ma puntualmente finora non è successo nulla. Nel frattempo – aggiunge – a Viterbo si sta andando avanti». Ancora. «I problemi che riguardano la viabilità: abbandonati. Nel mio paese, Supino, siamo stati esclusi da ogni possibilità di finanziamento ed i contributi già assegnati restano fermi. A Supino la raccolta differenziata è al 65%, ma non si riesce a confrontarsi con l’assessore provinciale al ramo e vicepresidente».
E se il giudizio è pessimo per il quadro provinciale, non va meglio – secondo Foglietta – a guardare la situazione nazionale: «Anche a livello nazionale l’attività del governo ristagna ed è vittima della situazione di conflitto generata. Non si pensa più alla situazione economica, al lavoro, alla sanità, alle infrastrutture, ecc. Bisogna tornare a fare politica a tempo pieno, preoccupandosi dei problemi dei cittadini. Noi lo faremo».