Il 1° giugno si riunisce la Consulta d’Ambito dell’Ato5


Da La Provincia Quotidiano del 25 maggio 2010

di cesidio vano
Il prossimo 1° giugno la Consulta d’Ambito dell’Ato5 tornerà a riunirsi. In quella sede dovrà essere formulata la proposta che la settimana successiva, il 7 giugno, lo stesso organismo consultivo (sette sindaci ed il presidente della Provincia) dovrebbe presentare all’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito territoriale ottimale, chiamata a ridefinire la tariffa del servizio idrico integrato per il 2009 e 2010.
Nel frattempo, si susseguono le prese di posizioni sul pranzo (tenutosi venerdì alle 13 presso l’Hotel Cesari di Frosinone ad alcune ore, cioè, dalla riunione della Consulta in cui si sarebbe parlato della necessità di rivedere la tariffa idrica per non mandare in fallimento la società gestrice) a cui hanno preso parte alcuni funzionari di Acea Ato5 e Acea Spa e diversi amministratori e sindaci della provincia di Frosinone per discutere ed essere informati sulle difficoltà dell’azienda.
Al riguardo, ieri, il consigliere regionale e capogruppo della Lista Polverini, Enzo Di Stefano, ha detto: «L’evolversi della vicenda dell’Acea Ato 5 sta assumendo i connotati della beffa a danno degli utenti. Ritengo che il “modus operandi” della presidenza del gestore del servizio idrico locale di discutere informalmente, in un incontro conviviale per pochi intimi, di una questione che angustia da anni tutto il territorio provinciale, sia quanto meno opinabile, mentre sicuramente inopportuna è stata la decisione di quei Sindaci che hanno accettato l’invito. Stigmatizzo questa vicenda. Il rispetto dei ruoli e delle istituzioni, infatti, esige e reclama, che certi argomenti si discutano esclusivamente nelle sedi ufficiali, deputate allo scopo, magari attorno a un tavolo sì, ma che sia di lavoro, in osservanza di tutte le regole del caso. In realtà, quanto accaduto non fa altro che offuscare una gestione controversa del servizio idrico, alla quale, personalmente, da Sindaco, mi opposi pagando poi di persona per aver non voluto l’ingresso del Comune di Sora nell’ambito territoriale. Successivamente, pur non ricoprendo all’epoca incarichi istituzionali, feci più volte rilevare come all’esoso pagamento della tariffa non facesse riscontro un adeguato servizio che, anzi, ha sempre fatto acqua da tutte le parti! Sono stato tra coloro che hanno sollecitato la rivisitazione dell’ingiustificato aumento delle tariffe, anche allora avallato da molti Sindaci, i quali, ancorché farsi interpreti delle lamentele dei cittadini che reclamavano un servizio poco efficiente, pensarono bene, di dare il via al rincaro, poi fortunatamente scongiurato. Nonostante ciò, in tutto il tempo trascorso dall’ingresso della nuova modalità gestionale, i cittadini si sono ritrovati a pagare di più a fronte di un servizio peggiore rispetto a quello fornito in precedenza dai singoli Comuni, con razionamenti anche ingiustificati, una rete obsoleta e mai rinnovata e nessun investimento effettuato, come, invece, era nei patti.
Il prospettato rincaro appare, ora, chiaramente viziato tanto nella forma quanto nella sostanza e, per tali motivazioni, richiamo tutti al rispetto delle regole, mentre, personalmente, vigilerò e chiamerò in causa gli organi competenti, nel tentativo irrinunciabile di ripristinare correttezza ed equità».
Sulla stessa questione è intervenuto anche l’assessore provinciale Giuseppe Paliotta che con un’ironica nota si è lamentato per il fatto di non essere stato invitato alla colazione di lavoro tra Acea e sindaci: «Perché non hanno portato anche me – ha detto Paliotta -? Non mi hanno mai chiamato né loro, né altri. Eppure avrei voluto esserci. Invece niente; nessuno mi ha chiamato ed io ci sono rimasto molto male».

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